Il numero de IlGiorno di ieri mostrava un reportage sulla prostituzione trans nella nostra città. Sembra infatti che in seguito ai recenti fatti di cronaca (il caso Marrazzo e il presunto omicidio della trans Brenda) il 'mercato' sia entrato un po' in crisi. Intanto però il fenomeno avrebbe subito una vera e propria mutazione: se prima i viados esercitavano in strada ora sono passati a lavorare negli appartamenti. Molto più sicuro e tranquillo. Anche perchè ora i clienti avrebbero paura di essere 'pizzicati'.
C'è però un problema che emerge da alcuni dati comunicati ieri da Giampaolo Landi di Chiavenna, assessore alla Salute del Comune di Milano:
"E' sieropositivo il 50% delle prostitute e trans della città ed è quindi necessario un maggiore controllo del fenomeno della prostituzione anche in città come la nostra, dove ci sono persone che pagano anche di più per avere rapporti non protetti"
I dati sul contagio da Hiv in città sono allarmanti: ogni giorno a Milano due giovani si infettano con il virus Hiv, su un totale di 11 casi registrati quotidianamente a livello nazionale.
L'assessore si è sempre detto disponibile alla riapertura delle case chiuse in modo da
"togliere la prostituzione dalla strada e creare luoghi controllati dal punto di vista giuridico, sanitario e fiscale. Per me la soluzione migliore sono le cooperative autogestite di professionisti. Non bastano le ordinanze contro i clienti delle prostitute"
Non esiste una fascia d'età di persone "a rischio":
"Molte sono le persone di una certa età che hanno rapporti sessuali non protetti e diventano portatrici di questa infezione anche nelle loro famiglie. Paradossale il caso di una signora che, recentemente, a 74 anni ha scoperto di essere sieropositiva: era stata contagiata dal marito che aveva intrattenuto relazioni non protette con prostitute"
Il problema purtroppo viene sottovalutato:
"Milano è la città italiana con il maggior numero di infettati, la stima è di 9 mila portatori sani o sieropositivi ma riteniamo siano almeno 12 mila, perché molti non si rivolgono a centri di cura pubblici. Sta inoltre crescendo la sieropositività nei giovani al di sotto dei 20 anni, perché proprio i ragazzi si ritengono spesso invincibili, e di essere al di sopra del rischio"
Per sensibilizzare sul problema delle malattie sessualmente trasmesse domenica 29 novembre a Milano verranno distribuiti 20 mila preservativi gratis nel corso di due distinte iniziative organizzate dal Network persone sieropositive.
Sempre domenica alcuni volontari distribuiranno 60 mila preservativi e brochure tra i tifosi fuori da alcuni stadi in cui si svolgeranno partite di serie A.
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