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Giuseppe Grossi, i giudici rifiutano la scarcerazione: è scontro Pdl – Lega sulla commissione d'inchiesta

Giuseppe Grossi, il re delle bonifiche arrestato il 20 ottobre scorso, rimarrà nel reparto di medicina penitenziaria dell'ospedale San Paolo dove è stato ricoverato. Come riporta IlGiornale ieri il gip Fabrizio D'Arcangelo ha respinto la richiesta di scarcerazione presentata dai legali dell'imprenditore Massimo Pellicciotta e Salvatore Pino.

Secondo D'Arcangelo Grossi può rimanere ed essere eventualmente curato nella cella dell'ospedale, nonostante i suoi consulenti lo abbiano descritto come un soggetto gravemente cardiopatico. Sullo stato fisico di Grossi però si sono accavallati pareri discordi: il tribunale del Riesame infatti aveva segnalato che "le sue abitudini di vita dimostrano come l'indagato non sia limitato dalla cardiopatia".

Con 'abitudini' si intende il proseguire negli atti illeciti: anche se è cardiopatico insomma Grossi portava avanti ugualmente i suoi traffici. Anche l'altra arrestata Rosanna Gariboldi adesso che è a San Vittore non se la passa troppo bene, come fa sapere chi l'ha visitata in questo mese di detenzione. Mario Mauro parlava in questi giorni addiruttura di 'regime di tortura'.

Torniamo un attimo alla bonifica dell'area Santa Giulia-Montecity: riportaAffaritaliani che il Pd ha ottenuto 30 firme da parte dei consiglieri regionali per l'istituzione di una commissione d'inchiesta sullo scandalo. Maurizio Martina, segretario regionale del Pd, fa sapere:

"Lo Statuto regionale prevede 27 adesioni. Noi ne abbiamo raccolte 30. Il che vuol dire tutta l'opposizione più Silvia Ferretto, ora esponente dell'Udc"

Il resto dell'Udc invece invoca solo l'intervento della magistratura. Sembra che ci siano anche altri consiglieri vicini alle posizioni della Lega che starebbero riflettendo se raccogliere l'appello di Martina, che aggiunge:

"Ci aspettiamo, dopo la presentazione formale di questa richiesta, l'immediata attivazione della commissione, che deve essere presieduta da un consigliere dell'opposizione e che deve fare luce su tutto il campo di relazioni che Regione Lombardia ha avuto con questi soggetti nel corso di questi mesi. Va fatta chiarezza sulle dinamiche intercorse in questi anni su sfera privata e sfera pubblica, tra interventi delle istituzioni e alcuni percorsi individuali che si sono intrecciati in questa vicenda torbida. Noi distinguiamo la sfera giudiziaria da quella politica: sul versante politico ho bisogno che la mia regione espliciti un percorso di chiarezza su questo fronte"

Il capogruppo del Pdl Paolo Valentini invece starebbe frenando (lo riporta un articolo sul numero cartaceo di oggi di Repubblica).

"Rispetteremo le procedure, ma ci sembra una inizativa puramente propagandistica. E' evidente che l'opposizione cerca di sfruttare elettoralmente questo tema, mentre sa benissimo che i tempi tecnici non consentiranno a questa commissione di lavorare a causa della fine della legislatura"

Sempre su Repubblica Martina precisa che:

"Non è più tollerabile la reticenza di Formigoni e dei suoi assessori. Ora il governatore dovrà dirci se trova normale che uno dei suoi assessori abbia concluso affari con una persona che è stata arrestata con l'accusa di riciclaggio insieme al re delle bonifiche Giuseppe Grossi" 

Ma forse non tutti i mali vengono per nuocere: leggiamo oggi su Affaritaliani che tutto lo scandalo potrebbe essere strumentalizzato a fini politici. Secondo il quotidiano "i liberal del Pdl cercano 'occupare i feudi' di Giancarlo Abelli, sfruttando le disavventure giudiziarie di sua moglie". Si parla dell'assessore regionale Stefano Maullu, che però in un'intervista rilasciata sempre ad Affaritaliani smentisce:

"Nei confronti di Abelli c'è amicizia e stima. Stima per il lavoro politico che lui ha sempre fatto con assoluta rettitudine. Certo, ognuno ha il suo carattere: lui ne ha uno particolare, come posso averlo io o altri. Ma c'è assoluta stima. Quanto viene detto in giro è una cosa assolutamente irreale: mai come in questo momento c'è un discorso di unità all'interno del partito […] noi abbiamo un avversario molto più temibile"

Ovvero la Lega Nord:

"Il Carroccio è un alleato e un avversario allo stesso tempo. Credo che tutti gli sforzi debbano essere fatti per mantenere questa alleanza . Ma bisogna fare in modo che l'orientamento di questa Regione, che è quello del Pdl, rimanga tale. Le polemiche interne e i tentativi di creare tensione vanno rigettati. A me hanno insegnato che il rispetto va dato soprattutto quando qualcuno è in difficoltà. Quindi, stima massima a Giancarlo Abelli"

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