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Expo 2015, con una deroga al patto di stabilità si confermano definitivamente la linea 4 e 5 del metrò

Come riporta Affaritalianisi sta facendo sempre più concreta l'ipotesi di sforare il patto di stabilità per raccimolare i fondi necessari alle linee 4 e 5 del metrò. La situazione potrebbe sbloccarsi entro la fine dell'anno.

Roberto Castelli ha fatto sapere che:

"Per quello che mi riguarda siamo addirittura in anticipo, con l'80% delle infrastrutture che sono state finanziate. Il governo ha fatto anche più di quello che doveva"

Roberto Formigoni ha aggiunto: 

"Il patto di stabilità è una tortura per gli enti locali. Spalmiamo il patto di stabilità su base regionale, ciò permette ai nostri comuni di realizzare opere necessarie per i cittadini. La prossima settimana 40 milioni saranno dati agli enti locali. Regione Lombardia è matura a far partire il federalismo. Basta con le penalizzazioni delle amministrazione virtuose. Al governo abbiamo indicato la strada, noi volevamo compiere un passo più lungo e oggi abbiamo dimostrato di essere capaci; dal prossimo anno ci aspettiamo ancora di più"

L'assessore al Bilancio Giacomo Beretta spiega che:

"Per la M4 e la M5, nel bilancio del Comune sono previsti adeguati stanziamenti in entrata: ora che il Cipe ha deliberato i finanziamenti, il Comune attiverà al più presto la forma più idonea e conveniente per dare il via ai lavori, siano essi mezzi propri o debito"

Quanto alla revisione del patto di stabilità

"l'Amministrazione si è adoperata e continua a farlo, con ogni canale possibile e ad ogni livello istituzionale, di concerto con Anci e il Governo, per ottenere deroghe in vista di Expo 2015. Anche il clamoroso buco tanto annunciato sui derivati in realtà non si è concretizzato. Anzi in base alle previsioni di andamento dei tassi di interesse, si prevede che per l'esercizio 2010 i flussi netti saranno positivi"

Il capogruppo del Pd Pierfrancesco Majorino è invece molto critico:

"Il Comune di Milano paga a caro prezzo le scelte e le ambiguità del Governo in relazione alle politiche economiche e finanziarie adottate. Come avevamo detto spesso in passato, anche attraverso atti d'aula, solo la revisione dell'applicazione del Patto di Stabilità poteva garantire uno scenario meno fosco per le casse comunali. Scenario che si materializzerà nei primi mesi del 2010 con il ricorso all'esercizio provvisorio. La Giunta Moratti ha però, in questo quadro, le sue responsabilità precise. In questi mesi infatti il Bilancio è stato gestito in modo ambiguo, non si è proceduti ad interventi di razionalizzazione degli assessorati o di contenimento delle consulenze come avevamo a lungo proposto, si sono prodotti guasti come quelli relativi a Zincar srl, ci si è esposti pericolosamente attraverso le operazioni in Derivati e, inoltre, si è cancellato il Fondo Anticrisi riguardante le risorse Ici parzialmente giunte dal Governo. Il risultato è che gli errori di Governo e Giunta verranno innanzitutto pagati dai più deboli, da chi – famiglie e piccole imprese – in questi mesi non ha mai trovato il Comune in campo con misure contro l'indebitamento e a loro sostegno"

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