Ad aggirare la troppa burocrazia che ha determinato il flop delle ronde, in aiuto alla sicurezza del quartiere adesso arriva il vicino di casa.
A gennaio a Milano sbarca il controllo del vicinato, o, come si dice in inglese, il "NeighbourhoodWatch".
Questa nuova prassi, segnala Il Giorno, è una forma organizzata di pattugliamento del territorio più "snella" e immediata delle ronde di quartiere
Tramite un'intesa con le forze dell'ordine, ogni cittadino verrà invitato a segnalare episodi di microcriminalità o movimenti "sospetti" ad un numero verde o uno sportello dedicato che verranno istituiti appositamente per questa iniziativa.
Con il controllo di vicinato potremmo agevolare sia i cittadini, evitando loro di dover scendere in strada, sia i vigili, che non possono essere ovunque in ogni momentoCristina Crupi, consigliere della Zona 5.
Il primo controllo del vicinato vedrà la luce all'inizio dell'anno prossimo con una sperimentazione che interesserà inizialmente la zona 7, quella di Baggio e San Siro.
Secondo il consigliere di zona Pietro Tatarella, il sistema del controllo di quartiere potrà poi servire moltissimo anche per le zone più periferiche e più vessate da problemi inerenti la sicurezza del cittadino.
Leone Talia, consigliere comunale e presidente del comitato del quartiere Spadolini, spiega: "Il flop delle ronde è dimostrato dai numeri. Ma questo non significa che i milanesi non vogliano essere coinvolti, anzi. Due mesi fa, qui, una signora affacciata alla finestra ha visto degli estranei introdursi in un appartamento del palazzo di fronte: ha chiamato subito la polizia, e i due ladri sono stati arrestati nel giro di pochi minuti. Ecco, questa è la strada da battere per ottenere risultati".
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