Arriveranno nel giro di una settimana le domande dell'Eurisko, il famigerato sondaggio sull'Ecopass.
O meglio, sarà un sondaggio sulle politiche di mobilità sostenibile del Comune, e tra tutte le domande ce ne sarà solo una sul ticket. Si punterà su una serie di domande che riguardano il potenziamento di alcune iniziative (isole pedonali, piste ciclabili, bike sharing, potenziamento del trasporto pubblico, estensione della sosta, carico e scarico dei mezzi commerciali).
Solo che ci chiediamo la reale utilità di tutta l'operazione visto che la domanda non vuole indagare sull'esperienza dei due anni di Ecopass, ma sugli scenari evolutivi della pollution charge.
Ai milanesi insomma si chiederà se sia più giusto andare verso una congestion charge di tipo londinese (si paga meno, ma si paga tutti) o verso una chiusura progressiva del centro.
Senza effettuare modifiche gli effetti sul traffico e l'inquinamento andrebbero a svanire definitivamente a fine 2011, come hanno stimato alcuni esperti.
In ogni caso qualsiasi sia la risposta del campione di intervistati, ogni decisione sul futuro di Ecopass verrà presa a discrezione dal Comune.
Ma, come anche per quest'anno, ogni provvedimento sarà preso sicuramente dopo le elezioni regionali. O addirittura oltre l'estate 2010. Onde evitare modifiche nelle intenzioni di voto?