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Influenza A, pronto il piano della Lombardia: vaccino per un milione e 406 mila

L'influenza A, insieme a quella stagionale, nei prossimi mesi si presenterà in forma massiccia nella nostra Regione. Il picco sarà fra il 18 dicembre e il 18 gennaio , in concomitanza delle vacanze natalizie, quando saranno costretti a letto un milione di lombardi. Il virus H1N1 ci terrà compagnia poi fino al mese di aprile quando diventerà decisamente più mite.

Previsioni che non spaventano il presidente della Regione Roberto Formigoni e l'assessore alla Sanità Luciano Bresciani, d'accordo nell'affermare che l'influenza non sarà "più pericolosa rispetto a quella di stagione".

Ieri la Regione Lombardia ha definito le categorie di persone cosiddette "a rischio", da vaccinare in via prioritaria (tra il 15 ottobre e il 15 novembre). A ricevere la chiamata delle Asl saranno 245mila persone trapersonale sanitario e di assistenza; 33mila persone tra personale addetto a servizi essenziali per la sicurezza e l'emergenza; 128mila tra personale addetto a servizi di pubblica utilità; 700mila soggetti "a rischio", ovvero persone affette da patologie croniche (malattie respiratorie compresa l'asma, fibrosi cistica, malattie cardiocircolatorie, diabete, malattie renali,malattie congenite, anemie, ecc); infine 300mila donatori di sangue. Per un totale di un milione e 406 mila lombardi.

"Siamo in presenza di un quadro clinico modesto", ha rassicurato il presidente della regione Lombardia, "che nei prossimi mesi sarà analogo a quello di un'influenza tradizionale"

Inutile intasare gli ospedali,"se si ha la febbre bisogna rimanere a casa, ha spiegato, l'assesore alla Salute Luciano Bresciani, "Se si va al pronto soccorso si diventa causa di un contagio, il pronto soccorso diventa incubatore del virus e puo' farlo scoppiare all'interno della struttura ospedaliera". 

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