×

Influenza A: è ancora grave, ma migliora il ragazzo ricoverato a Monza

Stanno migliorando le condizioni del 24enne colpito da influenza A ricoverato all'ospedale San Gerardo di Monza. Il responsabile della Terapia intensiva Generale dell'ospedale, Giuseppe Foti, ha fatto sapere che il paziente presenta

"un lieve miglioramento della situazione generale. E' partito con una insufficienza multiorgano e ha mostrato qualche miglioramento delle funzioni respiratoria, renale ed epatica, così come dello stato infettivo. Il cammino è ancora lunghissimo. Oltre ai miglioramenti clinici deve superare tutte le conseguenze del trattamento intensivo. In casi come questo che ci sia ottimismo è ovvio. La partita può essere giocata e può essere vinta. Sta evolvendo in senso positivo ma è ancora maledettamente lunga"

Si tratta del primo caso grave in Italia. Il giovane, come spiega il primario del reparto di Anestesia e rianimazione Roberto Fumagalli, prima di contrarre il virus "stava benissimo e conduceva una vita assolutamente normale" (foto IlGiorno). Inoltre non era stato in vacanza all'estero, ma come riporta la Gazzetta di Parma era stato sulla Riviera Adriatica.

E' stato ricoverato una prima volta il 22 agosto a Parma, prima di essere trasferito a Monza. L'infezione da virus AH1N1 sarebbe stata riscontrata anche in un familiare del paziente.

Secondo l'Organizzazione mondiale della Sanità nei prossimi mesi è in arrivo un nuovo ceppo di influenza: il nuovo virus attaccherà direttamente i polmoni di persone perfettamente in salute. Finora la malattia ha provocato circa 2.200 morti in 177 Paesi del mondo.

IlGiornale in un articolo di questa mattina sottolinea che l'influenza può presentarsi in forma leggera, come nella maggioranza dei casi registrati finora, oppure in forma grave. Ha sintomi lievi e decorsi rapidi, ma in presenza di patologie croniche preesistenti può portare a un peggioramento. I sintomi si curano con antifebbrili e antinfiammatori: è importante stare a letto. In caso di complicanze è necessario rivolgersi al medico curante per prendere gli antibiotici.

La preoccupazione per la velocità di diffusione della malattia però cresce e proprio in questi giorni si sta decidendo in merito a un possibile (ma improbabile) slittamento dell'apertura delle scuole.

Leggi anche