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Milano violenta, ancora un tentato stupro: si libera grazie a calci, pugni e morsi

Milano violenta. O meglio, Milano violenta? Negli ultimi mesi, nonostante la presenza dei militari in città (ci eravamo già chiesti se fossero utili oppure no, a questo punto i dubbi rimangono) i fatti di cronaca nera non sono certo mancati. L'ultimo, in ordine di tempo, quello di stamattina. Adesso ne aggiungiamo un altro, finito per fortuna in modo diverso. Ma vi chiedo, è allarma sicurezza a Milano o c'è una psicosi giornalistica?Vediamo l'articolo del Corriere.

Ha reagito come una furia al tentativo di aggressione e si è salvata da un tentativo di stupro. Protagonista della vicenda una giovane di 32 anni che sabato sera si trovava, con il fidanzato, appartata in un'auto presa di mira da tre banditi. Il Suv era parcheggiato in via Bardolino, periferia sud di Milano, al confine con la campagna circostante. Improvvisamente, intorno alle 22, tre sconosciuti hanno aperto le portiere e hanno costretto i due fidanzati a consegnare i propri cellulari e i soldi che avevano con sé: 200 euro circa.

Non solo ai soldi, però, erano interessati: con un gesto di intesa hanno cercato di immobilizzare la donna, un'italiana di 32 anni, e hanno iniziata a palpeggiarla sotto gli occhi del suo compagno di 27 anni. Lei ha avuto una reazione furibonda, con calci, pugni e morsi, che ha colto di sorpresa i suoi aggressori. E' anche riuscita a strappare un passamontagna dal volto di uno dei rapinatori, scoprendo una cicatrice sulla fronte, dopodiché i tre sono fuggiti. L'identikit ha permesso, ai militari della compagnia Porta Magenta guidata dal capitano Vittorio Stingo di stringere le manette ai polsi di un 29enne tunisino irregolare, con precedenti per rapina, rintracciato in una baracca in via Virgilio Ferrari. Per lo straniero, riconosciuto dalla vittima, si sono aperte le porte del carcere.

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