Era evidente che c'era qualcosa di strano sulla linea 90/91 da qualche pomeriggio a questa parte, ma non solo. Da qualche giorno infatti si notava questa insolita moltiplicazione di controllori. Il fatto che destava più perplessità era il fatto che mentre attendevi con la tessera in mano per il controllo dell'abbonamento o del biglietto il controllore non lo guardava nemmeno e ti oltrepassava, andando a controllare solo gli extracomunitari. E spesso alle fermate si sono visti molti altri extracomunitari alle prese con i controllori, mentre sul loro labiale leggevi la parola "documenti".
Ecco svelato l'arcano. Atm da tre giorni sta svolgendo controlli a tappeto sui mezzi pubblici. Ai controlli partecipa anche la polizia locale che tramite i suoi agenti verifica documenti, facendo scendere immigrati non in regola. Dalle parole ai fatti quindi. Milano sembra aver messo in pratica appieno il decreto sicurezza e i relativi controlli sull'immigrazione. Non era mai accaduto prima d'ora che gli agenti controllassero in questo modo i mezzi pubblici.
Vengono controllate le linee più affollate e quelle su cui si sa che viaggiano molti extracomunitari, proprio come la 90/91. In realtà il comandante della polizia locale, Emiliano Bezzon, ammette i controlli, ma sostiene che l'attività di monitoraggio dei mezzi pubblici non è una novità ma è in funzione già da tempo. Esiste un nucleo di agenti apposito che si occupa di questo, l' Nttp. Finora avrebbero trovato una settantina di persone senza documenti.
Ma i controlli non si sono limitati ai mezzi pubblici. Infatti sarebbero state controllate quindici persone dall' Ufficio Immigrazione della Questura tra ieri e oggi. Riccardo De Corato conferma che tutta l'operazione nasce nell'ambito dei controlli già esistenti, ma ha dato disposizione di intensificare i controlli a seguito di denunce di furti, vandalismi e aggressioni.
La Caritas però si dice preoccupata: infatti, vanno bene i controlli normali e legittimi, ma c'è il rischio che con l'entrata a regime del pacchetto sicurezza i sindaci acquistino uno strapotere per il controllo dell'ordine pubblico. Immediatamente sono scoppiate le polemiche e le accuse di razzismo. De Corato invece ribatte che chi protesta forse non ha mai preso i mezzi pubblici e non conosce il tipo di frequentazione su certe linee da parte di ladri e borseggiatori. Ribadendo che i 33 fermati erano clandestini, e quindi non dovrebbero trovarsi non solo sui mezzi pubblici ma anche sul territorio italiano.