L’immobiliarista ex-Risanamento e il presidente del consiglio regionale lombardo hanno ricevuto un avviso di garanzia insieme ad altre due persone.
Il presidente del consiglio regionale lombardo, il leghista Davide Boni, è indagato dalla Procura di Milano per corruzione insieme al capo della sua segreteria, Dario Ghezzi, l’immobiliarista Luigi Zunino (ex numero uno di Risanamento) e una quarta persona.
Boni ha dichiarato:
“In relazione ai fatti oggi contestati anticipo fin d’ora la mia totale estraneità. Nel contempo confermo la mia piena disponibilità a chiarire la mia posizione e la mia estraneità con gli organi inquirenti, in modo da poter fare piena luce sulla vicenda nei tempi più rapidi possibili”
Come riporta Repubblica tutto è cominciato da una serie di dichiarazioni rese agli inquirenti dall’architetto Michele Ugliola: l’inchiesta è nata da un’indagine su un giro di tangenti che riguardano i vecchi amministratori del Comune di Cassano D’Adda e che aveva portato all’arresto dell’allora sindaco Edoardo Sala. Ugliola è indagato sia per questo caso che per la vicenda Montecity-Santa Giulia.
Il reato di corruzione contestato a Boni risale al periodo in cui ricopriva il ruolo di assessore con delega all’Urbanistica (fra il 2005 e il 2010). Dopo le elezioni del 2010, Boni ha assunto l’incarico di presidente del consiglio regionale.
(fonte immagine infophoto)
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