La consigliera regionale, indagata per induzione e favoreggiamento della prostituzione, ha visitato il presidio della Elnagh.
Se andiamo a rispolverare il libretto del catechismo ‘visitare gli operai’ non fa parte delle sette opere di misericordia corporale richieste da Gesù nel Vangelo.
Anche se a ben pensarci potrebbe esserlo, visti i tempi che corrono.
E forse proprio per questo Nicole Minetti, la consigliera regionale indagata per induzione e favoreggiamento della prostituzione adulta e minorile nell’abito del ‘caso Ruby’, ha pensato all’operazione di cui parla Eleonora Bianchini su Internet e Politica per ottenere ‘misericordia’ (=perdono dei peccati) presso i giudici milanesi.
La Minetti infatti ha fatto visita ai lavoratori della Elnagh di Trivolzio (Pavia), in presidio contro i licenziamenti.
Queste le motivazioni, come riporta il Corriere:
“Il fondo azionistico Bridgepoint, a causa di un ‘buco’ di 300 milioni verificatosi in 5 anni di gestione da parte della Società Europea Autocaravan S.p.a., ha deciso di chiudere lo stabilimento lombardo con una procedura di mobilità che licenzia 130 lavoratori (tutto l’organico di Trivolzio) e trasferisce il loro lavoro negli altri stabilimenti tra Toscana e Umbria. I lavoratori di Trivolzio stanno protestando davanti ai cancelli dello stabilimento chiedendo un contratto di solidarietà, contro la scelta della D.A. di licenziare 130 lavoratori, con il sostegno da parte della cittadinanza locale”
Ma la bella Nicole ha messo a segno un’altra buona azione natalizia: qualche giorno fa infatti ha portato i regali di Natale ai bambini dell’ospedale Buzzi.
Basterà per farsi perdonare dal Tribunale?
ps. Natale è passato. Adesso posso non essere ‘più buona’.
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