Maurizio Landini, Segretario Generale della CGIL, sostiene attivamente i lavoratori della NMS in un periodo cruciale per la loro occupazione e il futuro professionale.

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Il settore della ricerca oncologica si trova attualmente in una fase di forte incertezza, specialmente per i lavoratori della Nerviano Medical Sciences (Nms). Il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, ha partecipato a un incontro con i ricercatori, sottolineando il supporto sindacale in un momento critico per l’azienda. Questo incontro si è svolto in vista dello sciopero generale previsto per il 12 dicembre, un evento significativo volto a rivendicare diritti e condizioni di lavoro migliori.
La crisi dell’occupazione nella ricerca
La situazione per i lavoratori di Nms è diventata preoccupante a partire da luglio, quando l’azienda ha annunciato la volontà di chiudere i reparti di Chemistry e Biology, mettendo a rischio oltre 70 posti di lavoro. Questo annuncio ha scatenato una serie di reazioni, tra cui tavoli di confronto presso il Ministero delle Imprese e audizioni in Regione Lombardia.
Il supporto di Invitali e le nuove minacce di licenziamento
Inizialmente, la speranza si era riaccesa grazie all’intervento di Invitali, l’Agenzia nazionale per lo sviluppo, che aveva dimostrato interesse per la situazione. Tuttavia, la gioia è stata di breve durata. L’azienda ha successivamente comunicato ulteriori esuberi, riguardanti 31 dei 42 lavoratori di Bionerviano. Al momento, la procedura di licenziamento collettivo è stata sospesa, con scadenza fissata per il 10 dicembre, lasciando i lavoratori in uno stato di attesa angosciante.
Il ruolo della Cgil e le prossime azioni
Durante l’assemblea con i lavoratori, Maurizio Landini ha evidenziato l’importanza del sostegno della Cgil. La sua presenza ha rappresentato un chiaro messaggio: la Cgil è al fianco di chi lavora per garantire un futuro per questo centro di ricerca, che costituisce una risorsa strategica nel panorama della sanità pubblica italiana e europea. La priorità è mantenere viva l’attività scientifica e garantire continuità occupazionale.
Preparazione per lo sciopero del 12 dicembre
Landini ha inoltre discusso dell’imminente sciopero generale, il cui obiettivo è riformare la legge di bilancio del governo. Durante il suo intervento, ha sottolineato la necessità di una vera riforma fiscale, che investa nella sanità pubblica e affronti temi cruciali come le pensioni. La richiesta di aumentare i salari e ridurre la precarietà è diventata un mantra per i lavoratori che si preparano a scendere in piazza.
La voce dei lavoratori e le rivendicazioni
I lavoratori della Nms non stanno solo lottando per il proprio posto di lavoro, ma anche per un intero sistema che deve rispondere ai bisogni delle persone. La mobilitazione del 12 dicembre è vista come un’opportunità per esprimere queste istanze e per chiedere un paese che si impegni a tutelare chi lavora. La Cgil ha chiaramente espresso che la difesa della ricerca è strettamente legata a politiche industriali e investimenti pubblici, entrambi attualmente carenti.
La presenza di Maurizio Landini e il supporto della Cgil ai lavoratori della Nms rappresentano un momento cruciale per il futuro della ricerca oncologica in Italia. I prossimi giorni saranno decisivi per determinare se sarà possibile evitare il licenziamento di tanti talenti e garantire un futuro per un centro che ha fatto la storia nella lotta contro il cancro.





