La sostenibilità è diventata un mantra, ma cosa c'è dietro? Esploriamo la realtà scomoda.

Diciamoci la verità: la sostenibilità è oggi più che mai un concetto inflazionato, utilizzato in ogni contesto, ma spesso nasconde una realtà meno brillante. Il re è nudo, e ve lo dico io: molte delle pratiche sostenibili proposte risultano più un’illusione che una soluzione concreta.
Secondo un rapporto dell’IPCC, le emissioni di gas serra sono aumentate del 60% dal 1990, nonostante le numerose iniziative verdi. Questo dato scomodo non trova spazio nei discorsi accattivanti dei leader politici o nelle campagne pubblicitarie delle grandi aziende. La realtà è meno politically correct: la maggior parte delle aziende sembra concentrarsi più sul marketing della sostenibilità che su cambiamenti significativi.
Ora, analizzando la situazione, emerge un dato sconcertante: solo il 9% della plastica prodotta viene effettivamente riciclata. La maggior parte di essa finisce nei nostri oceani o nelle discariche. Mentre si continua a separare i rifiuti, la crisi ecologica si aggrava. È importante riconoscere questa realtà.
In conclusione, la narrazione dominante sulla sostenibilità si basa su fondamenta fragili. La fiducia riposta in queste pratiche è alimentata da un mix di marketing e buona volontà, ma i risultati sono evidenti. Non basta un’etichetta verde per salvare il pianeta; è necessario un cambio di paradigma. È fondamentale riflettere criticamente su ciò che viene proposto e chiedere conto a chi governa le nostre vite e le nostre economie.