Inter e Milan chiedono di partecipare ai processi legati all'inchiesta sui gruppi ultras.
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Un’inchiesta che scuote il mondo del calcio
Il mondo del calcio milanese è scosso da un’inchiesta che ha portato alla luce un sistema di affari illeciti legati ai gruppi ultras. L’inchiesta, denominata “Doppia Curva”, ha visto l’arresto di numerosi esponenti delle curve di Inter e Milan, con accuse che spaziano dall’associazione per delinquere all’estorsione. I club, desiderosi di tutelare la propria immagine e il proprio nome, hanno deciso di costituirsi parte civile nei processi che si apriranno nei prossimi mesi.
Le date chiave dei processi
Il 20 febbraio e il 4 marzo saranno due date cruciali per l’evoluzione di questa vicenda. In queste occasioni, i club presenteranno ufficialmente la loro richiesta di partecipazione ai processi. Il primo processo riguarderà tre esponenti della curva Sud, mentre il secondo coinvolgerà tutti gli altri indagati. La decisione di costituirsi parte civile è un chiaro segnale della volontà di Inter e Milan di prendere le distanze da qualsiasi attività illecita e di proteggere i propri tifosi onesti.
Il contesto dell’inchiesta
La “Doppia Curva” non è solo un’inchiesta su singoli reati, ma mette in luce un sistema complesso di affari illeciti che coinvolge parcheggi, merchandising e biglietti. I capi ultras avrebbero trovato un modo per monetizzare la loro posizione, creando un clima di “pace” tra le due curve per facilitare i propri affari. Tuttavia, dietro a questo apparente accordo si nasconderebbero tentativi di infiltrazione da parte della ‘ndrangheta, un aspetto che rende la situazione ancora più preoccupante.
Il caso di Andrea Beretta
Un episodio drammatico ha ulteriormente complicato la situazione: l’omicidio di Totò Bellocco, erede di una famiglia legata alla ‘ndrangheta, avvenuto a Cernusco sul Naviglio. Questo omicidio, avvenuto in un contesto di lotta per il controllo del merchandising, ha messo in evidenza la violenza e la gravità della situazione. Andrea Beretta, capo ultras dell’Inter, ha scelto di collaborare con la giustizia, un gesto che potrebbe segnare un punto di svolta in questa inchiesta. La sua decisione di “giocare d’anticipo” potrebbe rivelarsi cruciale per smantellare un sistema di illegalità che ha radici profonde nel tifo organizzato.