La sfida dei fattorini: lotta per contratti, salari e diritti contro il gigante del food delivery
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I fattorini sfidano Glovo. Ieri si è tenuta la prima udienza del ricorso presso il Tribunale di Milano contro il gigante del food delivery, che ha ampliato la sua flotta integrando i rider precedentemente licenziati da Uber Eats. Secondo il sindacato Slang-Usb, ciò ha comportato una ulteriore riduzione delle remunerazioni per ogni consegna. Un gruppo di ciclofattorini si è riunito in protesta davanti agli uffici legali in via San Barnaba, esponendo uno striscione con l’appello per “contratti, salari e diritti”. Il sindacato di base ha sottolineato: “Il modello di Glovo riflette quello di tutte le imprese di Assodelivery, basato su una falsa autonomia, costringendo i rider a lavorare con partita IVA. Questo è il sistema contro cui lottiamo, sia nelle piazze che nelle aule di giustizia, fino a quando tutti i fattorini delle varie piattaforme non verranno riconosciuti come lavoratori dipendenti e inquadrati secondo il Ccnl Logistica”.
Glovo e la sua flotta di rider
Glovo ha ampliato la sua flotta di rider integrando quelli precedentemente licenziati da Uber Eats. Tuttavia, secondo il sindacato Slang-Usb, questa decisione ha portato a una riduzione delle remunerazioni per ogni consegna.
Protesta dei ciclofattorini
Un gruppo di ciclofattorini si è riunito in protesta davanti agli uffici legali di Glovo, esponendo uno striscione con l’appello per “contratti, salari e diritti”. Il sindacato di base ha sottolineato che il modello di Glovo riflette quello di tutte le imprese di Assodelivery, costringendo i rider a lavorare con partita IVA.
La lotta per i diritti dei lavoratori
Il sindacato Slang-Usb lotta affinché tutti i fattorini delle varie piattaforme vengano riconosciuti come lavoratori dipendenti e inquadrati secondo il Ccnl Logistica. Questa lotta si svolge sia nelle piazze che nelle aule di giustizia.