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La piazza Minniti è nota per i suoi colori: un luogo di ritrovo, eventi e creatività, ma anche di rumore e costi elevati

L’ex area di parcheggio, trasformata in “piazza strategica”, è diventata un hub per eventi e incontri di ogni genere: questo è il centro di Isola, la piazza Tito Minniti. Ora è un’ampia zona pedonale con parcheggi riallocati lungo l’orlo, abbellita da antichi edifici su un lato e moderni graffiti sull’altro, con colori leggermente sbiaditi dal tempo e dalla pioggia dipinti sul suolo. La piazza continua a ospitare la fiera il martedì e il sabato, mentre gli altri giorni pullula di attività ludiche e culturali, come laboratori, giochi per i bambini, lezioni di musica e recitazione. “La piazza è sempre movimentata e piena di giovani la sera”, dice Lara Morra, un residente locale. “C’è sempre qualcosa da fare, nuovi luoghi da esplorare o posti dove mangiare”. Tuttavia, alcuni locali non riescono a riconoscerla più. “Hanno aperto solo locali e ristoranti”, si lamenta Maria Cangemi, che vive lì da 70 anni. “È un disastro: c’è troppo rumore di notte e i prezzi degli immobili sono schizzati in alto”. E così, le botteghe locali hanno dovuto chiudere. “Isola era conosciuta per i suoi artigiani”, ricorda nostalgicamente Remo Masé, un ferramenta storico con vista sulla piazza. “Oggi è solo una ‘mucca da mungere’: vorrei che potesse tornare ad essere una comunità, un quartiere caratterizzato da nomi e volti”.

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