La fotocamera della ZTL ha registrato e multato Antonio Cazzamali per il transito non consentito nell’Area B di Milano, un sistema di sorveglianza anti-diesel nella parte est della metropoli. Tuttavia, la sua auto in quel momento era su un carro-attrezzi a causa di un guasto. Cazzamali, noto come “maestro” per la sua carriera di pittore professionista e residente a Cerro al Lambro, ha avuto una sanzione da parte del Comune di Milano per essere entrato nella zona a emozioni ridotte.
“Dopo essermi rimasto in panne a Melegnano, ho chiamato il carro-attrezzi per portare la mia Mercedes diesel del 2006 a un’officina specializzata di Milano per le riparazioni”, dichiara Cazzamali, la cui auto è ideale per trasportare i suoi dipinti. L’artista è uno dei massimi esponenti della pittura spaziale con opere esibite in varie località, da Milano a New York, da Roma a Basilea.
“Dopo un mese, mi è stata consegnata una sanzione, contestandomi il transito del mio veicolo nell’Area B, con una multa di circa 70 euro se pagata immediatamente”, continua l’artista. “Ho capito che il transito contestato era in realtà quando la mia auto, portata dal carro-attrezzi perché in panne, entrava a Milano per raggiungere l’officina. è incredibile”.
Con l’aiuto di suo figlio, il senior ha chiesto e ottenuto la cancellazione della sanzione. Le foto hanno dimostrato che l’auto era collegata al carro-attrezzi quando è entrata nell’Area B. Quindi, la questione risolta? Sì, ma la confusione persiste.
“Comprendo che le videocamere della Zona a Traffico Limitato potrebbero aver rilevato automaticamente il mio numero di targa, tuttavia controlli successivi avrebbero dovuto impedire la creazione del verbale. Il sistema deve essere più accurato, per evitare confusioni come questa”. Recentemente, un altro residente di Cerro al Lambro, Francesco Piazza, docente di scuola primaria e membro del consiglio comunale, è caduto anch’egli vittima di un malinteso legato all’Area B di Milano. Piazza ha ricevuto due contravvenzioni, inviate con un intervallo di pochi mesi una dall’altra; tuttavia, in entrambi i casi, la vettura catturata dalle videocamere non era la sua. L’automobile che aveva effettivamente commesso l’infrazione aveva un numero di targa che differiva da quello di Piazza solo per un valore. Anche in quell’occasione, è stato necessario avviare tutti i processi burocratici per risolvere il malinteso e ottenere la cancellazione delle multe.