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Milan e Inter hanno deciso di non proseguire con l’idea di due stadi distinti. Il loro futuro sarà unito sotto il color rossonerazzurro. E la questione che sorge ora è: quale sarà il destino di San Siro?

Ci sono stati sviluppi inattesi nel mondo del calcio di Milano, con l’idea di due squadre condividendo uno stadio sembrando meno certa. A febbraio era emersa una voce che il Milan e l’Inter erano tornati a un piano di costruzione di un unico nuovo stadio. Questo aveva seguito un dialogo tra Gerry Cardinale, capo di RedBird e proprietario del Milan, e l’ex presidente dell’Inter, Steven Zhang. Tuttavia, quest’ultimo notava che il Milan non aveva i fondi per creare uno stadio esclusivo. Cardinale aveva però continuato a sostenere che il progetto dello stadio a San Donato sarebbe stato una casa solo per il Milan. In risposta alla richiesta di aiuto del Milan a gennaio, Zhang ha suggerito che potrebbero unirsi a loro allo stadio di Rozzano in progetto.

Il passato offre un punto di riferimento per comprendere che le voci di corridoio erano non solo vere, ma disegnavano anche il quadro del futuro incontro tra il Municipio e i club di calcio Milan e Inter. L’incontro è previsto per domani alle 11 a Palazzo Marino, per discutere il piano di rinnovamento del Meazza proposto da Webuild. Il progetto, sul quale Sala aveva promesso una risposta entro giugno scorso, non ha riscontrato sviluppi. Un rinvio che può essere stato necessario per definire meglio i dettagli del piano. È ormai evidente che né il Milan né l’Inter sono in grado di costruire un nuovo stadio da soli. Forse i due club considereranno l’opzione di costruire il nuovo stadio a San Donato, a Rozzano o vicino al Meazza, luogo nel quale nel 2019 avevano suggerito al Comune di edificare la loro Cattedrale, progettata da Populous. Tuttavia, l’alternativa che ora viene presa in considerazione riguarda la ristrutturazione della Scala del calcio. Sala aspetta una risposta. I club hanno numerosi dubbi sul da farsi. Webuild, infatti, ha presentato un progetto da 400 milioni di euro per rifare completamente il primo anello e costruire aree commerciali e il Museo dei club fuori dall’impianto attuale. Milan e Inter, però, ritengono che 400 milioni di euro siano insufficienti per effettuare un vero e proprio restyling. Servirebbero almeno 700 milioni di euro. La domanda che sorge all’interno dei due club è se vale la pena investire così tanto in uno stadio che ha quasi 100 anni di vita e il cui secondo anello sarà protetto dalla Sovrintendenza dal 2025. La risposta definitiva di Milan e Inter è ancora in sospeso.

Domani mattina, Paolo Scaroni, presidente della squadra rossa e nera, e Alessandro Antonello, CEO della società nerazzurra, sono chiamati a esprimersi di fronte al sindaco e a Webuild. Sarà l’occasione per fare progressi verso un vero o almeno un soft restyling? Oppure sarà introdotto un ulteriore rinvio a un periodo indeterminato? La saga di San Siro prosegue.

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