Argomenti trattati
Un omaggio al mondo glamour di un tempo, tra glittering ball e un palco a led.
Si chiama Rumore il nuovo cocktail bar del ristorante Beefbar, all’interno del Portrait Milano, è anche un locale dove ascoltare live jazz e disco. Rumore è il nuovo American bar all’interno dell’hotel Portrait Milano, nell’Ex Seminario Arcivescovile vicino San Babila, destinazione meneghina dedicata all’ospitalità, lo shopping e la ristorazione. Apre il 1 dicembre 2023 ed è tutto ispirato ai ruggenti Anni ’60 con un tocco glamour e patinato che lo rende fin da subito meta per gli amanti della vita notturna.
L’atmosfera vintage dei teatri di un’epoca passata permea l’intero spazio, grazie a un design attentamente curato che trasporta i visitatori in un’altra dimensione temporale. Un mix di arredi e elementi di design, ispirato agli anni ’20 del Proibizionismo e arricchito da tocchi eccentrici della rivoluzione culturale, caratterizza il locale. Le luci soffuse e basse dominano il palco, sormontato da un enorme schermo di led rosa che crea un suggestivo contrasto con le luci calde dell’ambiente.
La proposta di intrattenimento si concentra su serate dedicate al jazz live e al disco, con Rumore che, già nel suo nome, rende omaggio alla celebre canzone di Raffaella Carrà.
L’ideatore di Rumore, Riccardo Giraudi, condivide la sua visione unica per creare un luogo dalle molteplici anime. La tendenza nell’ambito dell’hospitality vede sempre più persone cercare un’unica destinazione per aperitivi, cene e momenti successivi, con identità e atmosfere diverse.
Per realizzare questo ambizioso progetto, Giraudi ha collaborato con lo studio di architettura Humbert & Poyet. Quest’ultimo è riuscito a bilanciare lo stile italiano del primo Novecento con tocchi originali tipici del tradizionale bar per l’aperitivo milanese. Velluti, specchi, una gigantesca palla glitterata al soffitto e tavolini rivolti verso il palco creano un’atmosfera parigina, in cui si alternano esibizioni di cantanti e artisti di vario genere.
Il fascino bohemien permea anche la proposta di mixology, guidata da Francesco Cione e Sossio del Prete. Al centro della vita del cocktail bar spicca un affascinante bancone in onice, circondato da specchi e lampade da tavolo. Una ricca selezione di bottiglie di distillati, compresi alcuni rarità, si affianca a una vasta scelta di champagne, una sorta di firma del locale. Il menu dei cocktail spazia dai grandi classici a creazioni uniche, come il Chica con Ardbeg 10, fragole, sciroppo di Verjus e soda, o il Rafiki con Zacapa, banana, Mancino secco, vino, vaniglia e lustao palo cortado.
Per completare l’esperienza, Rumore propone uno street food firmato Beefbar, con piccoli hamburger, carne salada, bun di pollo fritto e tacos.