Nonostante l’avvicinarsi della data di spegnimento dei termosifoni in molti Comuni della Lombardia, le temperature rimangono ancora rigide e gli esperti meteo sostengono che dovremo fare i conti con un clima quasi invernale almeno fino a Pasqua.
Continua a leggere l’articolo per scoprire nel dettaglio la decisione riguardo ai termosifoni spenti a Milano.
Da sabato 8 aprile, secondo quanto stabilito dal decreto Cingolani, i riscaldamenti verranno spenti e ci si dovrà abituare a convivere con una temperatura intorno ai 10 gradi all’interno degli ambienti chiusi. Tuttavia, le previsioni meteo per i prossimi giorni preoccupano poiché la temperatura più alta non dovrebbe superare i 15 gradi, mentre la più bassa scenderà fino a soli 6 gradi.
Questo potrebbe rendere difficile resistere serenamente in casa senza il riscaldamento, soprattutto perché si tratta di un freddo invernale molto intenso.
In base al regolamento, le date per l’accensione dei riscaldamenti erano dal 22 ottobre al 7 aprile. Durante lo scorso autunno, però, il clima era ancora mite, tanto che il sindaco di Milano Beppe Sala aveva deciso di posticipare l’accensione del riscaldamento per ben due volte. In particolare, grazie alle sue delibere, i termosifoni sono stati accesi nelle case e nei condomini il 3 novembre e negli uffici pubblici il 7 novembre.
Detto questo, ritornando alla precedente questione, in alcune città come Varese e Roma è stata presa la decisione di prolungare l’accensione per alcune ore al giorno fino a date successive (rispettivamente 12 e 11 aprile). Tuttavia, nel capoluogo lombardo il Comune ha confermato che la stagione termica si concluderà oggi venerdì 7 aprile e che a partire da domani i termosifoni dovranno essere spenti a Milano.
Sono previste alcune deroghe per quanto riguarda l’obbligo di spegnere i termosifoni a Milano.
Queste eccezioni interessano le scuole, gli ospedali, le case di cura, le piscine pubbliche, i sistemi di alimentazione a gas naturale, le rappresentanze diplomatiche e le organizzazioni internazionali, i centri benessere, i centri di recupero dalla tossicodipendenza e le fabbriche artigianali o industriali che necessitano di temperature elevate per la produzione.