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Nella mattinata di venerdì 10 giugno gli attivisti di Ultima generazione si sono seduti in mezzo alla carreggiata fermando auto e moto.
L’obiettivo del blitz in Tangenziale Est era quello di bloccare il traffico in città per protestare per il clima e l’ambiente. Gli organizzatorihanno affermato: “Torneremo a Milano, dove, in concomitanza con due azioni sia a Padova che a Massa Carrara, bloccheremo il traffico per porre nuovamente l’attenzione sulle nostre richieste, che in tempi di guerra diventano ancor più rilevanti data l’interconnessione tra i combustibili fossili e la durata del conflitto in Ucraina”.
Gli attivisti, bloccando uno dei principali accessi alla città (dietro Cascina Gobba), hanno mandato il traffico in tilt, generando una coda lunga almeno 3 chilometri in direzione Bologna. Gli agenti della polizia stradale sono intervenuti sul posto per avviare colloqui con i protestanti al fine di indurli a liberare il passaggio. Dopo svariate manovre di convincimento, gli agenti sono stati costretti a spostare di peso i manifestanti per portarli lungo la corsia di emergenza.
Successivamente, sono stati identificati uno a uno.
Michele Giuli, uno dei promotori della campagna, ha sottolineato: “Il governo ha sottoscritto dei patti europei di aumento delle rinnovabili al 2030 e recentemente sta raccontando sempre di più di fare delle scelte virtuose. Eppure, i dati raccolti da Legambiente mostrano che l’Italia raggiungerà gli obiettivi europei soltanto nel 2146, impiegando ben 124 anni in più del previsto.
Il governo sta tradendo le aspettative delle persone e sta mentendo loro con la complicità di tutti i maggiori media“.
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