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Il console generale Andrii Kartysh, il quale sta collaborando con il tribunale per i minorenni e con la prefettura per controllare i flussi delle famiglie in arrivo, ha annunciato che, nel capoluogo lombardo, i bambini ucraini senza genitori sono pari a trecento.
Kartysh ha chiarito che, a causa della guerra, le famiglie sono costrette a dividersi, pertanto, alcuni arrivano con parenti, altri con organizzazioni varie: “E’ uno dei temi che ci preoccupa di più e che bisogna tenere sotto controllo per evitare che qualcuno approfitti di questi bambini“. Inoltre, aggiunge che molti sono ospiti di famiglie di conoscenti o dei loro stessi parenti, ma altri, purtroppo, sono in comunità.
“Per tutti serve la nomina di un tutore legale”.
Il Comune di Milano, insieme a Caritas Ambrosiana, si sta occupando di formare le famiglie che prenderanno in affido questi ragazzi fino alla fine della guerra e al ricongiungimento con i genitori. Sono 700 le famiglie di Milano e delle province della Diocesi Ambrosiana che si sono candidate per l’affido, 200 di queste in città.
Nel frattempo, esauriscono i posti a Casa Jannacci, il dormitorio pubblico di viale Ortles. Milano registra 9600 ucraini, mentre Regione Lombardia 20mila. La palazzina di Superstudio, in via Negrotto 59, ospiterà 15 mamme con altrettanti bambini. Il Ceo di Superstudioevents Tommaso Borioli racconta il contributo della sua fidanzata russa, la quale, è riuscita a sistemare i rifugiati ucraini nelle stanze. Borioli, grazie al suo post su Facebook, è riuscito a raccogliere letti, armadi, lavatrici, lavastoviglie e cibo a lunga scadenza per allestire la comunità-alloggio.
Quando l’emergenza finirà, le dieci stanze a disposizione e il capannone adiacente verranno utilizzati per esposizioni culturali.
Grazie ai milanesi, il fondo della raccolta civica #Milanoaiuta è arrivato a superare i 103mila euro. La somma verrà utilizzata per l’inserimento e l’integrazione dei profughi rifugiati nel capoluogo lombardo. L’assessore al Welfare Lamberto Bertolé ha chiarito: “Il Comune ha già stanziato 900mila euro per il supporto educativo e psicologico di chi è ospitato nei nostri centri”.
Non resta che aspettare l’intervento del Governo e le indicazioni nazionali.
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