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Il centro cardiologico Monzino di Milano testa Inclisiran, il farmaco definito “vaccino anti infarto” da Eugene Brauwnwal, il padre della cardiologia moderna.
Nei giorni precedenti, la struttura ha reclutato i primi tre pazienti che collaboreranno allo studio multicentrico internazionale Victorion-2p. Per la ricerca verranno coinvolti oltre 10mila pazienti, al fine di dimostrare che il nuovo farmaco di Novartis è in grado di ridurre il rischio di eventi cardiovascolari gravi, come infarto e ictus, dimezzando i livelli di colesterolo cattivo Ldl-c.
Piergiuseppe Agostoni, direttore del dipartimento di cardiologia critica e riabilitativa Monzino, professore ordinario di malattie cardiovascolari all’università degli studi di Milano e principale investigator al Monzino dello studio Victorion-2, ha evidenziato: “È noto come l’Ldl-c giochi un ruolo chiave nello sviluppo e la progressione delle malattie cardiovascolari e aterosclerotiche ed è dimostrato che, abbassandone i livelli nel sangue, si ottiene una riduzione della loro incidenza e della mortalità“.
Massimo Mapelli, membro dello staff dello studio al Monzino, insieme a Elisabetta Salvioni, Fabiana De Martino e Irene Mattavelli, ha chiarito che Inclisiran è una delle innovazioni più importanti in ambito di prevenzione cardiovascolare. Inoltre, è l‘esemplare di una nuova classe di farmaci anticolesterolo, capace di silenziare una sequenza di Rna messaggero a livello dell’epatocita, attraverso una serie di meccanismi a cascata, producendo una riduzione molto importante dei valori di colesterolo.
Somministrato sottocute due volte all’anno, è un farmaco ben tollerato e provoca effetti collaterali meno gravi rispetto alle statine ad alte dosi. Le ricercatrici hanno sottolineato: “La bassa tossicità è un aspetto fondamentale perché i pazienti candidabili allo studio sono quelli in ‘prevenzione secondaria’, ovvero persone che in passato hanno già avuto un evento cardio cerebro vascolare”.
Il Monzino ha reso noto: “Lo studio Victorion-2p è randomizzato in doppio cieco, Inclisiran vs Placebo, e prevede la somministrazione due volte l’anno con un follow up variabile tra 3-6 anni, in cui il paziente viene rivisto periodicamente in ambulatorio per controllare il suo stato di salute”.
Nonostante sia stato appurato il concetto che più il colesterolo è basso, maggiore è la riduzione del rischio di eventi, è importante evidenziare che non è fondamentale il valore puntuale in un momento x della vita del paziente, ma i valori di colesterolo Ldl ‘spalmati’ su molti anni.
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