Nella mattinata di lunedì 28 febbraio i ragazzi hanno bloccato l'ingresso del Virgilio
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Fuori dalle finestre gli striscioni “Virgilio occupato”. I ragazzi picchettano i cancelli di piazza Ascoli per ostacolare l’ingresso.
Occupato il liceo Virgilio: il grido inascoltato degli studenti
Il collettivo autonomo Virgilio ha dichiarato: “La rabbia e il disagio studentesco sono culminati con l’occupazione di questa mattina“. I manifestanti hanno spiegato: “La scuola è nostra, ci siamo presi uno spazio in cui autogestire le lezioni e sperimentare un modello di scuola alternativo”. Le lezioni saranno tenute da studenti, professori, esperti e rappresentanti dei movimenti social. Gli studenti esigono che la presidenza li ascolti “quando diciamo che non poter prendere nemmeno una boccata d’aria in cortile non ci fa bene, quando diciamo che la socialità è un diritto dell’adolescenza tanto quanto seguire le lezioni, quando diciamo che i problemi psicologici serpeggiano tra di noi come un’epidemia”.
Occupato il liceo Virgilio: la contrarietà alla seconda prova
Le lotte studentesche sono tutte accomunate dalla contrarietà al ritorno della seconda prova all’esame di maturità. I ragazzi hanno chiarito: “Pretendiamo spiegazioni dal ministro Bianchi rispetto alle assurde decisioni riguardanti la seconda prova“. La decisione del ministro dell’Istruzione metterebbe in difficoltà gli studenti.
Occupato il liceo Virgilio: le lamentele
Gli studenti chiedono una scuola più sicura, dove i tetti non crollino. In aggiunta, tornano le lamentele contro l’alternanza scuola lavoro. Forte il desiderio dell’interruzione delle lezioni frontali per dare spazio alla didattica per competenze e al digitale, senza soffocare creatività e curiosità. Infine, concludono: “Uniamoci, perché è da troppo tempo che non viviamo il Virgilio come la scuola degli studenti”.
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