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La nuova pista ciclabile dovrà essere compiuta entro giugno 2022.
La Ciclabile Idroscalo non sarà come le altre. I motivi? Innanzitutto, essendo la prima ciclabile a collegare la città all’hinterland conseguirà il raggiungimento dell’obiettivo prefissato da Arianna Censi -neoassessore comunale alla Mobilità-. In secundis, la ciclabile sarà un’infrastruttura stradale vera e propria, pertanto, consentirà di utilizzare almeno la metà dell’importo di eventuali multe sancite lungo questa pista per la sua manutenzione e per apportare ammodernamenti.
Città Metropolitana ha approvato il progetto: la pista ciclabile collegherà Milano all’Idroscalo e alla rete ciclabile di Segrate e di Peschiera Borromeo.
La pista si snoderà per 4 chilometri: esordirà da via Corelli, all’altezza del centro sportivo Saini -dove una ciclabile esiste già, ma le condizioni sono tutt’altro che buone-. A distanza di 9 mesi, dal Saini in poi nascerà un nuovo percorso, dotato di luci a led che si accenderanno al passaggio di ogni ciclista.
Il percorso continuerà fino al sottopasso che porta all’area del Luna Park, dove incontrerà le piste già esistenti dei Comuni di Segrate – lungo la Rivoltana – e Peschiera Borromeo.
L’intervento ha un costo di 2,5 milioni di euro. Il progetto rientra negli obiettivi del lontano 2013, rimasto incompiuto per diverse ragioni.
In esame un secondo intervento: un collegamento ciclabile tra l’aeroporto di Linate e l’Idroscalo stesso.
L’obiettivo è quello di trasformare l’area intorno all’aeroporto in un vero e proprio hub della mobilità. Il neoassessore Censi dichiara “L’idea è quella di tenere insieme il dentro, vale a dire la città, e il fuori, vale a dire l’area metropolitana. In questo modo rendiamo più vicino a tutti un luogo attrattivo come l’Idroscalo“.
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