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Il 18 maggio gli studenti del Liceo Parini di Milano, guidati dal gruppo Collettivo Rebelde, hanno occupato il cortile della scuola.
“Stiamo Male! Ascoltateci” è il loro grido espresso su un manifesto visibile dall’alto del cortile.
Dopo l’occupazione del Liceo Manzoni, e dell’Università Statale, il 18 maggio è stato occupato anche il Liceo Parini di Milano. È una nuova stagione di occupazioni, che seguono quelle relative alla ripresa della didattica in presenza, ora le motivazioni sono però diverse. Gli studenti stanno esprimendo tutti un forte disagio, dovuto ad una ripresa della didattica carente nel non aver ascoltato l’opinione degli studenti.
Ad organizzare l’occupazione del cortile per tutta la mattinata del 18 maggio è stato il Collettivo Rebelde e singoli studenti che hanno aderito alla protesta. “La maniera in cui siamo tornati a scuola è sbagliata e incurante dei reali bisogni della popolazione studentesca, nonché sicuramente lontana da ciò che abbiamo chiesto durante la dad alle istituzioni, che continuano a non ascoltarci.” lamentano gli studenti in una nota condivisa sui social network.
Al contrario sono aumentati le interrogazioni e le verifiche di fine anno, provocando un disagio psicologico che, sottolineano gli studenti: “ha creato una gran quantità di stress, ansia e depressione tra studenti e studentesse, come è emerso anche dopo un confronto con la psicologa della scuola”.
Gli studenti hanno quindi deciso di occupare il cortile della scuola per poter finalmente mettere in evidenza il loro disagio e sperare di essere ascoltati.
Da questo la loro proposta: “Poiché crediamo che sia sempre il dialogo la giusta maniera di risolvere le criticità, chiediamo al Collegio Docenti che venga concesso uno spazio di confronto aperto e periodico con la rappresentanza studentesca.
Consideriamo che questo sia il modo migliore per risolvere la presente situazione, e non solo. Crediamo anche che potrà essere un’incredibile opportunità per immaginare, tutte e tutti insieme, una scuola migliore.” concludono dal collettivo Rebelde.