Categorie: Cronaca
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1 Ottobre 2020 14:49

Sciopero generale dei mezzi di trasporto: rischio caos a Milano

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Sciopero generale dei mezzi di trasporto in tutta Italia di 24h. A Milano rischio caos per l'adesione dei mezzi di Atm.

L’Italia si paralizzerà con lo sciopero generale dei mezzi di trasporto, che vedrà coinvolti nello sciopero aerei, navi, autostrade, treni, metro, bus e tram, sia pubblici che privati.

Ad annunciarlo la Confederazione Unitaria di Base, Cub, che indica come giorno dello sciopero il 23 ottobre. L’agitazione durerà 24 ore e a Milano è rischio caos.

Sciopero generale dei mezzi a Milano

Anche Atm parteciperà allo sciopero ma non è stata ancora condivisa la modalità di adesione. I dipendenti dell’azienda milanese incroceranno le braccia rappresentati dai sindaci Cub. In città dunque c’è il rischio concreto di una paralisi totale della città.

Le modalità e gli orari non sono ancora stati comunicati dall’azienda.

Paralisi in tutta Italia

Diverse le modalità di partecipazione dei diversi mezzi di trasporto italiani, ma tutti garantiscono il blocco di 24h voluto dal Cub, la sigla sindacale che ha indetto lo sciopero generale per il 23 ottobre. Sarà un venerdì da bollino nero, quello del 23 ottobre.

Gli aereoporti di Milano, che stanno vivendo giorni complicati a causa delle problematiche legate alla mancanza dei turisti e degli spostamenti business, confermano lo sciopero.

Gli aerei si fermeranno per 24h, dalle 00.01 del 23 ottobre alle 24.00.

I treni pure si fermeranno 24h, ma il loro sciopero inizierà il 22 ottobre alle ore 21.00 e continuerà poi per tutta la giornata del 23 ottobre, fino alle ore 21.Coinvolti in questo sciopero anche i treni Trenord, che già avevano scioperato lo scorso 28 settembre, con Trenitalia e quelli dell’alta velocità.

Stesso orario anche per le autostrade, in sciopero dalle 21 del 22 ottobre e fino alle 21 del 23.

Cub nel dichiarare lo sciopero scrive le sue motivazioni:”Uscire dalla crisi con un nuovo modello di sviluppo, per garantire lavoro stabile e tutelato, per aumentare salari, redditi, diritti, welfare e contrastare ogni tentativo dei padroni di aumentare sfruttamento e diseguaglianze.