Non si ferma la protesta dei ristoratori che nella giornata di mercoledì 6 maggio si erano radunati nei pressi dell’Arco della Pace.
Il gruppo di manifestanti si era riunito in nome dello slogan “Se apriamo falliamo” contro i mancati aiuti da parte dle Governo alla categoria, tra le più danneggiate dal lockdown a causa della perdita economica. Alcuni di loro, però, sarebbero stati identificati e multati, motivo per il quale il fondatore del Comitato Horeca Lombardia ha annunciato uno sciopero della fame fino a quando tali sanzioni non saranno annullate.
La manfiestazione si è tenuta nel pomeriggio di mercoledì 6 maggio, all’ombra dell’Arco della Pace a Milano: “Chiediamo la rinegoziazione delle spese fisse di gestione, ma anche la revisione di alcune normative di cui si vocifera in queste settimane. Vorremmo fossero abrogati l’obbligo di distanziamento sociale al tavolo tra i membri della stessa famiglia o coppie, l’obbligo di indossare la mascherine seduti al tavolo e la richiesta di barriere in plexiglass sul tavolo“.
Tuttavia, nonostante i partecipati abbiamo mantenuto con attenzione la distanza di sicurezza, la polizia sarebbe intervenuta identificando alcuni partecipanti e sanzionandoli con una multa di 400 euro per “assembramenti non autorizzato” qualora il prefetto non dovesse giudicare inadeguato il provvedimento. La vicenda ha toccato anche Palazzo Marino con lo scontro social tra Matteo salvini e Beppe Sala.
Quest’ultimo ha infatti contrattaccato alle accuse mosse dal leghista definendolo “in campagna elettorale perenne”.
A seguito degli eventi, dunque, Paolo Polli, fondatore del comitato, ha annunciato uno sciopero della fame: “Lo farò qui, all’Arco della Pace, fino a quando non verranno annullate le multe ai compagni manifestanti. La situazione è drammatica. Gli imprenditori del fuori casa non solo stanno pagando da due mesi affitti e mutui a vuoto, ma anche tassa rifiuti e quella di occupazione del suolo pubblico“.