Al Terminal 1 di Malpensa, area B, gli aerei atterrano stracolmi da Pechino, Hong Kong e Shanghai ma i viaggiatori non vengono controllati nonostante l’allarme per il virus cinese.
L’unica forma di prevenzione? Dei cartelli informativi dispostiti dal Ministero della Salute.
Niente controlli nello scalo di Milano Malpensa per il virus di Wuhan, a confermarlo è un contatto interno all’amministrazione della Sea, Società Esercizi Aeroportuali. Sul posto solo alcuni cartelli informativi che dettano consigli ai viaggiatori: “Prima di partire consultate il vostro medico curante per essere informati sulle misure di igiene da applicare per prevenire le malattie respiratorie e vaccinatevi contro l’influenza almeno due settimane prima del viaggio.
Valutate l’opportunità di rimandare viaggi non necessari. Al vostro arrivo applicare misure igieniche (lavate frequentemente le mani con acqua e sapone, coprite la bocca e il naso con un fazzoletto non con le mani – quando starnutite o tossite) – riporta il ministero della Salute -. Al vostro ritorno in Italia, se nelle due settimane successive al vostro ritorno si dovessero presentare sintomi respiratori (febbre, tosse secca, mal di gola, difficoltà respiratorie), a scopo precauzionale contattate il vostro medico di fiducia, riferendo del vostro recente viaggio”.
Nella mattinata del 23 gennaio è arrivato a Roma l’ultimo volo partito dalla città di Wuhan.
Malpensa non ha voli diretti con Wuhan, ma anche a Hong Kong sono stati segnalati dei casi di coronavirus, nella città sono state disinfettate le strade.
Il governo cinese ha annullato i festeggiamenti per il capodanno e rinviato l’uscita di sette film al cinema. Le autorità di Pechino hanno giudicato troppo alto il rischio di trasmissione. Il capoluogo meneghino in questi giorni si prepara a celebrare il capodanno cinese, in quell’occasione ci saranno tantissime persone. L’unità di crisi in Italia invita alla calma: “Evitiamo psicosi e inutili allarmismi”.