Sono 711 le classi a Milano (per un totale di 15 mila bimbi) che hanno aderito al progetto per sostituire le merendine con la frutta.
Una mela? Un’arancia? O una banana? I bambini milanesi abbandonano le merendine scegliendo la frutta per merenda a scuola grazie all’alleanza tra Comune, Milano Ristorazione, QuBì e Intesa Sanpaolo.
Frutta per merenda a scuola: il progetto
L’idea anti-merendine e anti-spreco: a metà mattina della frutta fresca e di stagione. Sono già 15 mila gli studenti delle 711 classi che hanno aderito al progetto promosso da Comune e Milano Ristorazione. L’obiettivo di quest’anno è ventimila, c’è tempo fino all’8 novembre per iscriversi al programma. Nato nel 2016 il progetto aveva fin da subito coinvolto 30 scuole, l’anno successivo 59 e nel 2018 49. Da quest’anno Comune e Milano Ristorazione non saranno più soli grazie al sostegno economico di QuBì, la ricetta di Milano contro la povertà infantile, e Intesa Sanpaolo.
L’iniziativa portata avanti da Palazzo Marino ha aumentato il gradimento del pranzo dell’11 per cento e ridotto lo spreco del 17. Secondo i numeri della Food policy del comune il 22 per cento dei bimbi mangia meno di due porzioni di verdura e frutta al giorno e circa il 20 per cento di questi ha problemi alimentari.Il progetto si inserisce nel quadro della Food policy e delle iniziative portate avanti dal Comune per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’agenda Onu per il 2030.
Se in Europa 1 bambino su 3, secondo i dati dell’Unicef, è sovrappeso e anche il dato italiano va crescendo, l’addio della merendina a metà mattinata per dare il benvenuto a della buona frutta servirà sicuramente ai bimbi anche come educazione alimentare.