Il Garante della Privacy lancia l’allarme sui video hard girati a scuola dai ragazzini.
Il Corriere ha pubblicato questa mattina un’inchiesta davvero molto inquietante, su un fenomeno di cui vi abbiamo parlato spesso su Milano 2.0: i video hard girati a scuola e le cam girl minorenni. Riporta il quotidiano:
“Abbiamo incontrato Andrea, 16 anni, studente di un liceo scientifico del nord Italia. Mostra alle nostre telecamere tutti i suoi video con un certo orgoglio. Ci spiega che alcuni li gira lui stesso e poi li usa come merce di scambio con i coetanei.
Una volta erano le figurine Panini ora sono i video hard delle compagne di classe. In uno di questi è protagonista una ragazzina di 14 anni […] Dal video a scuola alla web cam il passo è breve”
I ragazzini e le ragazzine che si prestano a questo genere di cose se non subito, dovranno affrontare tra qualche anno conseguenze molto concrete.
Il Garante della Privacy Francesco Pizzetti ha spiegato infatti che:
“Questi ragazzi non conoscono i rischi rilevanti di un comportamento del genere.
Devono essere consapevoli che un domani questi video potrebbero essere conosciuti dal datore di lavoro, dal padre del ragazzo con cui vorrebbero fidanzarsi o il fidanzato stesso. Dalla rete è difficile se non impossibile eliminare un documento. Ma ci sono anche problemi di carattere giuridico perché la pubblicazione sul web del video della compagna di classe può integrare reati di pornografia, di corruzione di minore, etc ai quali si va a rispondere in Procura”
Come scriveva già Andrea Garbin su Pollicino:
“La nostra vita digitale è molto più lunga di quella reale”