A Pessano con Bornago è tempo di bufera sulla mensa scolastica: avevamo intervistato ieri Simona Villani, presidente del comitato dei genitori dell'istituto comprensivo Mauri, per farci raccontare cosa sta succedendo sulla questione della mensa negata ai bambini figli di genitori "morosi". L'abbiamo richiamata oggi per un aggiornamento dopo il consiglio comunale di ieri sera, a cui hanno partecipato molto genitori.
Allora com'è andata?
"Il Consiglio Comunale non ha cambiato la sua posizione, mantenendola piuttosto dura. Non vogliono annullare il provvedimento, però poi è arrivato il comunicato del Presidente della Provincia Penati che si offre di pagare i pasti per i bambini. Adesso la situazione è molto più tranquilla, ma stiamo studiando ancora il da farsi. Non siamo più in emergenza, ma speriamo di riaprire il tavolo delle trattative per risolvere il problema definitivamente. Almeno adesso le maestre possono tornare a mangiare!"
Il Comune ha parlato del problema della residenza che impedirebbe qualsiasi tipo di intervento?
"Noi capiamo la posizione del Comune, hanno ragione: non è giusto che chi può non paga, i furbi ci sono dappertutto! Però non bisogna prendersela con i bambini. La soluzione migliore è parlarne. Per lo meno, visto che da due giorni a questa parte i giornali si sono interessati a noi e danno spazio al nostro problema non ci sentiamo più soli!"
Abbiamo deciso quindi di sentire anche qualcuno dal Comune per conoscere il loro punto di vista e abbiamo interpellato proprio il sindaco della cittadina, Giuseppe Caridi
Abbiamo intervistato ieri la presidente del comitato dei genitori che ci ha raccontato un po' la vicenda, qual è la risposta del Comune?
"Ci teniamo a precisare che la notizia com'è apparsa sui giornali, cioè che la giunta affamerebbe i bambini, è falsa. Noi prendiamo provvedimenti nei confronti delle famiglie che non vogliono pagare non nei confronti di quelle che non possono pagare perchè in tal caso ci sono riduzioni sul costo della mensa o addirittura la gratuità. Il principio che ispira tutto questo come già è stato detto è quello del rispetto delle regole. Le famiglie che non vogliono pagare sono irresponsabili."
Avete provato a mettervi in contatto con le famiglie "morose"?
"Abbiamo provato diverse vie per contattarle: raccomandate, notifiche, ma non si sono mai fatte vive. C'è da considerare che c'è un pregresso storico, è da gennaio che parliamo di questa faccenda. Dopo l'arrivo della comunicazione di Penati abbiamo sospeso il provvedimento presumibilmente fino alla fine dell'anno scolastico"
Si riferisce alla sospensione dei pasti?
"Sì, ma i pasti non sono mai stati sospesi in pratica perchè il corpo insegnanti ha deciso di cedere il pasto ai bambini ed è stata un'iniziativa molto lodevole. Noi siamo sempre aperti al dialogo per risolvere il problema."
E per quanto riguarda la questione dei residenti?
"Io sono il sindaco di Pessano e devo garantire un servizio a chi vi risiede. Le porte del Comune sono aperte per tutti i residenti che hanno bisogno. Si viene e si accerta che abbiano i requisiti per ottenere i servizi."
Quindi che provvedimenti prenderete?
"La strada più logica è quella di prendersela con i genitori che sono irresponsabili e non vogliono pagare. Ma la strada per la riscossione delle rette è lunga, le procedure sono costose e spesso le famiglie si rendono irreperibili."