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Lettera aperta del sindaco Letizia Moratti per Malpensa: sì alla moratoria

Letizia Moratti è scesa in campo espondendosi in prima persona a favore di Malpensa. E' sempre stata dalla parte dell'hub lombardo e compatta con i colleghi Formigoni e Penati, per convincere il Governo che serve tempo per ristabilizzare la situazione.

Ora l'ha messo nero su bianco in una lettera aperta che riassume tutti i punti principali del caso. Nulla di nuovo in pratica, solo che in queste righe il sindaco è rivolto a tutti, chiara e concisa, specificando quali sono le richieste della classe politica lombarda in merito alla vicenda e soprattutto il perchè la moratoria di tre anni è necessaria, cosa succederebbe se dovesse essere rifiutata e cosa invece se si tenesse lo scalo varesino come hub a tutti gli effetti.

"Malpensa è l’unico hub di cui dispone l’Italia – scrive la Moratti. Lo prova indiscutibilmente il numero di passeggeri italiani e stranieri che sceglie ogni giorno Malpensa come scalo di transito per raggiungere altre città italiane o per recarsi all’estero. Senza parlare degli indici di puntualità, di efficienza nello smistamento dei bagagli, di infrastrutturazione. Fiumicino, secondo questa misura, è molto indietro". Un messaggio chiaro sull'importanza strategica e economica dell'aeroporto rispetto a tutto il nord Italia.

In questo contesto si inserisce anche la guerra tra Alitalia e Sea. La società che gestisce gli aeroporti milanesi ha chiesto un risarcimento danni milionario alla compagnia di bandiera, per non aver adempiuto ai suoi obblighi e ieri, il presidente Giuseppe Bonomi ha anche accusato Alitalia di aver mentito sul taglio dei voli da Malpensa, che sarebbero addirittura di più rispetto al piano ufficiale presentato. L'idea è che si stia facendo di tutto per penalizzare lo scalo lombardo e non si capisce il perchè.

Tornando alla lettera di Letizia Moratti ciò che sta a cuore al primo cittadino di Milano è tutto il business che gira intorno a Malpensa e soprattutto il devastante taglio di posti di lavoro a cui si andrebbe incontro. In un momento in cui l'occupazione è quello che è e si cerca una strada politica per risollevare le sorti del sistema lavoro, il piano Alitalia – Air France rischia di mettere alla porta moltissimi dipendenti, con conseguenze immaginabili. Insomma è tutta una questione di riorganizzare, ripianificare, rivedere le regole del gioco. La partita Malpensa-Alitalia è arrivata ai minuti decisivi, entro pochi giorni le scelte del Governo decideranno le sorti del caso.
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