Non solo a Milano.
La vicenda dei lavavetri, che ha visto Riccardo De Corato entusiasta dell'ordinanza fiorentina, continua a far discutere.
Mentre da noi è stata scelta una via più morbida rispetto a Firenze, visto che sono state previste solo multe da 50 euro e non arresti, la politica litiga sull'ordinanza e si interroga sulle possibili soluzioni.
La tolleranza zero, espressione molto usata dalla stampa, secondo alcuni dovrebbe essere applicata fin dai semafori per contrastare la criminalità: è di quest'opinione Libero Pensiero che spiega tollerare queste piccole illegalità non vuol dire essere liberali ma aiutare a far sorgere quel clima in cui la criminalità poi si afferma.
E il blogger Davide Romano porta l'esempio di New York, città che con Giuliani ha arginato la criminalità.
Fa riferimento a New York anche Pollicino; la situazione da risolvere però è quella italiana, ed ecco che i ricordi e le esperienze del blogger Andrea Garbin ci riportano alla nostra attualità. Racconta un'esperienza personale anche Madrocs ma il blogger lo fa per rispondere a Bertinotti che ha criticato la decisione di Firenze.
Molto critico Il fronte occidentale che parla di scollamento all'interno della sinistra, divisa sui lavavetri.
Steve sposta l'attenzione sulla fretta con cui è stato realizzato il decreto e si chiede se Firenze ha previsto la presenza di minorenni sfruttati ai semafori ma c'é chi non si sofferma sul contenuto e preferisce allargare l'orizzonte: Il Fendente fa un paragone con il resto d'Europa e conclude che dovremo rassegnarci ad altre tollernza zero.
Intanto però i lavavetri sono al centro del dibattito politico; se in una fase iniziale la blogosfera si chiedeva se il decreto fiorentino fosse lecito o meno ora la domande è un'altra: per quanto tempo il problema dei lavavetri sarà una questione di urgenza nazionale?