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Dal 15 ottobre sarà obbligatoria la certificazione verde per accedere ai luoghi di lavoro, pertanto Atm chiede ai propri dipendenti senza green pass di comunicare la loro ‘situazione’ all’azienda quarantotto ore prima.
Considerando che da venerdì 15 il servizio potrebbe risentire di eventuali assenze di macchinisti non vaccinati -mettendo così a rischio la circolazione dei mezzi- Atm obbliga i suoi dipendenti al preavviso.
Nella ‘circolare’ si fa riferimento al Dl 139/2021, il quale prevede che “i lavoratori in caso di richiesta del datore per specifiche esigenze organizzative sono tenuti a rendere la comunicazione di non essere in possesso della certificazione verde covid 19 con un periodo di anticipo necessario a soddisfare le predette esigenze“.
Il documento Atm riporta: “per una efficace programmazione del servizio è fatto obbligo, alla luce delle attuali esigenze organizzative, che il personale comunichi la data di inizio di detta condizione con un preavviso di 48 ore rispetto all’orario in cui è programmata la prestazione“.
Per ogni eventuale comunicazione è stato attivato un numero automatico attivo 24 ore su 24, affinché il “personale sprovvisto di green pass potrà inoltre comunicare la data presumibile di ottenimento dello stesso“ e “laddove non venga specificata la potenziale data di disponibilità della certificazione verde, il lavoratore verrà considerato in assenza di green pass fino a tutto il 31 dicembre, fatta sempre salva la possibilità di comunicare l’avvenuto possesso della certificazione in qualunque momento”.
Le punizioni per i lavoratori senza green pass saranno quelle previste dal decreto: “Il personale che comunichi di non essere in possesso della certificazione verde sarà considerato assente ingiustificato sino alla presentazione della certificazione verde“ e Atm comunica ai suoi dipendenti “per i giorni di assenza ingiustificata non sono dovuti la retribuzione né altro compenso o emolumento“.
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