Categorie: Trasporti
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28 Luglio 2021 16:45

Rischio modesto di contrarre il covid sui mezzi pubblici: lo studio Ats

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La capienza di treni e metrò è rimasta invariata all'80%. Cosa succederà a settembre?

L’utilizzo dei mezzi pubblici da parte di studenti e lavoratori durante la seconda e terza ondata del Covid-19, a Milano, non è stato un fattore significativamente influente sulla diffusione del virus.

Le misure dei mezzi pubblici

Grazie agli orari scaglionati di ingresso per le scuole e le attività produttive, il potenziamento e la sanificazione dei mezzi da parte dell’Atm e di Trenord, più le norme «nazionali» sull’uso delle mascherine e la capienza di treni, bus e metrò ridotta al 50 per cento, le misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus SARS-CoV-2/COVID-19 hanno funzionato.

Mezzi pubblici: lo studio Ats

Gli esperti di epidemiologia dell’Ats di Milano iniziano a pensare a nuove misure per il mese di settembre, data la presenza della nuova variante Delta. E informano “Il rapido aumento di prevalenza della variante Delta impone di considerare misure di distanziamento fisico più stringenti in ogni occasione di contatto tra le persone. L’attuale indice di occupazione dei mezzi di trasporto dell’80 per cento, soprattutto in prospettiva di riapertura delle scuole, potrebbe rappresentare un potenziale fattore di amplificazione del contagio“.

Mezzi pubblici: il tragitto casa-scuola

Ciò che emerge dagli studi “Valutazione della associazione tra utilizzo del trasporto pubblico e diffusione dell’epidemia Sars-Cov-2 tra gli studenti delle scuole superiori durante la seconda e la terza ondata” è prorio la correlazione tra rischio di contagio e tempo.

“Le analisi hanno mostrato che il rischio di Covid-19 aumenta significativamente del 2 per cento ogni minuto speso nel tragitto casa-scuola”

Di conseguenza, potrebbero esserci altri due elementi influenti da non sottovalutare: i momenti spesi dagli studenti al bar o al parco, a parlare con gli amici senza mascherina e i contesti sociali e demografici più svantaggiati, con una maggior correlazione col rischio Covid.

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