Il progetto per l’M6, la linea rosa della metropolitana di Milano, dopo uno spiraglio che sembrava promettere la sua costruzione a inizio 2020 pare essersi nuovamente impantanato.
Si parlò per la prima volta della M6 nel 2007, e a gennaio 2020 ne è tornato a parlare Marco Granelli, ammettendo: “È necessaria”. Cosa è successo?
Era il 2007 quando il progetto di una nuova linea metropolitana a Milano, la M6 anche detta linea rosa, comparve per la prima volta. Un progetto che servirebbe ad aumentare i pochi collegamenti che ci sono a Milano sud.
Ed è stata proprio l’Associazione Milano Sud a ritornare sull’argomento nel 2020 suggerendo al Comune di realizzare la linea rosa utilizzando come primo tratto quello della M1 per poi continuare con la nuova linea in superficie fino a Macconago, dove si trova lo Ieo, l’Istituto Oncologico Europeo e da dove si apre il Parco Agricolo Sud Milano, il parco periurbano più grande d’Europa. Un progetto molto più economico e dunque realizzabile, che portò l’assessore Marco Granelli a considerare la possibilità della sua realizzazione.
“Bene hanno fatto diversi esponenti di quel territorio a porre il tema della metropolitana in questa parte di Milano in crescita. Il PUMS approvato dal Consiglio comunale a fine 2018 indica la necessità della M6.” ammise l’assessore alla mobilità del Comune di Milano Marco Granelli.”Io -continuava l’assessore- ritengo che l’area di Milano sud abbia bisogno di un trasporto pubblico veloce, è una zona in crescita di abitazioni e lavoro.
Il modo migliore è quello di studiare diverse ipotesi, così da poter valutare gli scenari e su questi scegliere quello su cui progettare e poi chiedere le risorse. Questo è quello che farà il Comune di Milano, come sta facendo per molte tratte tra Milano e i Comuni della Città metropolitana. Studiare, progettare, cercare le risorse e realizzare. E così faremo per la metropolitana nei quartieri di Milano sud.”
Ad oggi però della linea rosa ancora non si parla ancora di un progetto ufficiale e sembra essersi nuovamente arenato il sogno dell’M6.