L’Atm potrebbe aver deciso di non concedere più alcuna agevolazione sull’abbonamento ai pensionati dell’azienda e ai familiari di quelli ancora in servizio.
Ancora nulla di certo, ma sembrerebbe proprio questa la via scelta per coprire il buco economico causato dall’emergenza Coronavirus.
Al momento c’è solo una comunicazione informale da parte del Coordinamento Rsu gruppo Atm – azienda trasporti milanesi -, indirizzata al direttore del personale. La possibilità che i tagli avvengano è però molto alta. A essere penalizzati da questa scelta sarebbero i familiari dei dipendenti attuali e gli ex dipendenti ormai in pensione.
Infatti alcuni pensionati avrebbero già ricevuto risposta negativa presso gli info-point: “Non è possibile godere delle agevolazioni previste fino ad oggi“, si sarebbero sentiti rispondere.
“Riteniamo gravissima la mancanza di aggiornamenti da parte dell’azienda – si legge nella nota dell’Rsu -. Chiediamo quindi immediati aggiornamenti ufficiali riguardo la tematica e quale posizione intende intraprendere l’azienda nei confronti del comune per mantenere in vita quei pochi benefici ormai rimasti ai dipendenti ed ex di Atm tanto lodati in pubblico quanto penalizzati nella realtà“.
Ma a chi spetta l’ultima parola? Al Comune di Milano o all’azienda di trasporti? I due continuano a palleggiare la responsabilità, senza ancora prendere una decisione. Secondo Palazzo Marino il fatto rientra nell’ambito del welfare aziendale Atm e non nel sistema tariffario del trasporto pubblico.