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Nella mattinata di venerdì 29 ottobre, il sindaco di Milano Beppe Sala ha incontrato i rappresentanti delle società F.C.
Internazionale e A.C. Milan.
I prerequisiti fondamentali per poter passare alla fase esecutiva del progetto stadio sono tre.
Il primo requisito “è che il nuovo stadio dovrà sostanzialmente rispettare le linee e i volumi contenuti nello studio di fattibilità che è già stato presentato all’Amministrazione”.
Il secondo “chiede una riconversione dell’area dell’attuale San Siro al fine di sviluppare il progetto del distretto dello sport e entertainment, in un contesto verde”.
Infine, terzo ed ultimo punto, dichiara Sala, è “che le concessioni di diritti volumetrici per sviluppi urbanistici accessori allo stadio non deroghino a quanto consentito dal Pgt vigente”.
In merito ai primi due punti, il Comune acconsente alla proposta delle due società: costruiranno due grattacieli per uffici, uno che serva da hotel, un centro congressi, due centri commerciali e un ulteriore edificio, nonostante il progetto definitivo non sia ancora stato presentato.
Il primo cittadino, inoltre, espone il requisito 2 bis: “La cerimonia di apertura delle Olimpiadi Invernali 2026 si svolgerà nell’attuale impianto, come tributo alla sua gloriosa storia”. Questo implica che l’attuale San Siro resisterà per almeno altri 5 anni. Inter e Milan non sembrano essere dispiaciute, dato che potranno posticipare i costi del nuovo stadio.
In conclusione, Sala è lieto di annunciare che le due società “si sono dichiarate d’accordo rispetto a queste proposte.
A questo punto ritengo che la Giunta possa procedere rapidamente a deliberare il pubblico interesse”.
Sembrava impossibile, ma finalmente l’operazione nuovo stadio fa progressi.
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