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Vittorio Feltri, direttore editoriale di Libero, dichiara: “Penso di aver votato Sala”.
Il consigliere comunale di Milano, poco prima del voto, definì Luca Bernardo “non all’altezza” del ruolo che stava ricoprendo. Durante un’intervista alla Zanzara –il programma radiofonico trasmesso da Radio 24– Feltri afferma “Non mi sono votato, mi hanno dato due lenzuolate e non ho un capito un cavolo di quello che c’era scritto. Penso di aver votato Sala. Il nome Feltri non l’ho scritto“.
Nonostante il capolista di Fratelli d’Italia sia stato il più votato del partito di Giorgia Meloni ci tiene a rimarcare la sua scarsità d’interesse verso la politica attiva: “In Consiglio comunale andrò qualche giorno, poi me ne vado. Negli ultimi quarant’anni non ne ho mai visto uno“.
In merito alla Lobby nera, la recente inchiesta di Fanpage, il giornalista precisa “Il fascismo è morto nel 1945, non è un pericolo, non ho mai conosciuto un fascista in vita mia“.
Sottolineando, inoltre, che l’unica cosa buona messa in atto dal fascismo sia stata farsi uccidere. “È riuscito a fare una guerra assurda, per soggiacere agli ordini di Hitler. Ma fu una piccola cosa rispetto al comunismo, che ha fatto molti più morti e molti più danni. Mussolini era alla guida di una nazione di poveracci, mentre il comunismo uccise molte più persone“.
Senza troppi peli sulla lingua, il consigliere comunale di Milano, esprime la sua opinione su no vax e no green pass “Sono degli imbecilli, dei cretini.
Rischiano di ammalarsi e morire. Non hanno capito un c….”.
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