Il sindaco di Milano Beppe Sala ha escluso per il momento l’ipotesi di un lockdown in città.
Anche nella peggiore delle ipotesi ha infatti spiegato che si riserverebbe dieci-quindici giorni per decidere come agire. Concorde con lui anche il governatore Lombardo Attilio Fontana, che ha ribadito di star lavorando per evitare nuove serrate.
Intervistato dal Corriere della Sera, il primo cittadino si è mostrato in disaccordo con l’istituzione di chiusure generalizzate in questo momento come invece proposto dal consigliere del Ministro della Salute Walter Ricciardi. Osservando i numeri dei ricoveri, a Milano vi sono infatti 80 pazienti in terapia intensiva e in tutta la Lombardia 200. Cifre che per il momento portano ad escludere un nuovo lockdown del capoluogo.
Il sindaco ha poi ricordato come attualmente la pandemia di coronavirus abbia già causato danni che superano i 10 miliardi solo per fiere, pubblici esercizi, eventi, moda. Quanto alla chiusura alle 18 di bar e ristoranti ha sottolineato che, riconoscendo che si tratti di una penalizzazione devastante, ha messo a disposizione i suoi uffici per far sì che i rimborsi promessi dal governo possano arrivare subito.
Infine Sala ha commentato le proteste contro le nuove restrizioni che hanno avuto luogo in tutte le più grandi città italiane compresa la sua. “Deve far riflettere il fatto che la gran parte dei ragazzi fermati siano minorenni. Bisogna fare di tutto perché i violenti non strumentalizzino chi è colpito dalla crisi“.