Nella notte tra il 13 e il 14 giugno l’ex assessore all’ambiente del Comune di Milano Paolo Massari è stato arrestato con l’accusa di stupro ai danni di una donna cinquantenne, sua ex compagna di scuola che ha in seguito raccontato l’episodio una volta giunta alla clinica Mangiagalli dov’è stata trasportata dopo essere stata soccorso in strada.
Secondo quanto narrato dalla donna, Massari l’avrebbe aggredita sessualmente nei pressi di via Nino Bixio intorno alle 22:45.
La donna che ha raccontato di essere stata aggredita da Massari è stata ritrovata senza vestiti in zona Porta Venezia e da li condotta alla Clinica Mangiagalli, dove ha sede il centro anti violenza.
Massari è stato invece rintracciato dalle forze dell’ordine pochi minuti dopo e condotto la notte stessa nel carcere di San Vittore a seguito delle precise accuse cadute su di lui.
Secondo la versione raccontata dalla donna e riportata da diverse testate infatti, il 54enne Massari avrebbe proposto a quest’ultima di salire a casa sua dopo una serata passata assieme.
Una volta giunti presso la residenza del giornalista ed ex politico, si sarebbe quindi consumata la violenza all’interno del garage dell’abitazione.
Non è peraltro la prima volta che Massari viene accusato di questo tipo di reato. Nel 2010 infatti, quando era assessore all’Ambiente nella giunta della sindaca Letizia Moratti, fu al centro di uno scandalo per delle presunte molestie sessuali nei confronti di una diplomatica norvegese. L’eco delle accuse, successivamente mai provate e che si risolsero in un nulla di fatto, lo costrinse a dimettersi dal suo incarico dietro pressione della stessa Moratti e del suo direttore generale dell’epoca, l’attuale sindaco Beppe Sala.