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Nel messaggio quotidiano del 14 marzo, all’indomani delle festività pasquali, il sindaco Beppe Sala ha voluto elogiare il comportamento dei milanesi in questo momento di emergenza sanitaria massima per il Coronavirus.
Per farlo, tuttavia, il primo cittadino non ha potuto fare a meno di far trasparire un tono polemico nei confronti di chi ad oggi evidenzia un comportamenti indisciplinato dei cittadini di Milano, causa a detta loro del continuo aumento dei casi nel capoluogo lombardo: “Mi dissocio. Gli spostamenti sono giustificati“.
“Ieri sono stato in giro per la città con la Polizia Locale per vedere come vengono effettuati i controlli.
Il pomeriggio mi sono messo in casa e ho controllato i dati dei controlli e più del 95% delle persone fermate sono in regola“. Così esordisce il sindaco Sala. “Questa è la realtà e io mi dissocio dalla retorica del milanesi indisciplinato che si fa gli affari suoi. Non è così” ha detto il primo cittadino rivolgendosi poi a chi non la pensa come lui: “Se c’è qualcuno che pensa che ci sia ancora troppa gente in giro faccia nuove ordinanze e tenga più persone a casa“.
Prima di concludere il suo messaggio il sindaco ha quindi rivolto più appelli alle istituzioni: “Bisogna prendersi cura dei più deboli. Ci diano mascherine, più tamponi e i test sierologici“.
Proprio su quest’ultimo punto il sindaco ha aperto un’altra questione: “Regione Lombardia dichiara che dal 21 aprile si faranno 20mila test al giorno. Dove? Non a Milano. Ma il problema non è Milano?“.
Il sindaco Sala ha voluto anche rivolgere un ringraziamento a tutti coloro che hanno donato al Fondo di Mutuo Soccorso da lui stesso istituito: “Abbiamo raccolto 12 milioni. Questa è Milano. Io sono di parte, ma non c’è nessuna città a mondo come Milano“.