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Dopo le polemiche in merito all’allontanamento del direttore russo Valery Gergiev e alla decisione di Anna Netrebko di dare forfait, il Teatro alla Scala ha deciso di organizzare un concerto per la pace, al fine di raccogliere fondi a favore della Croce Rossa a sostegno del popolo ucraino.
La data prevista dovrebbe essere quella del 4 aprile. Tra i protagonisti, le star internazionali del canto russe, ucraine ed europee. Ancora da definire il direttore e il programma, dato che Riccardo Chailly potrebbe essere occupato.
Il sovrintendente Dominique Meyer ha apprezzato l’iniziativa dei sindacati, affermando: “Vorremmo organizzare qualcosa di forte, per sostegno delle vittime. Abbiamo una coscienza forte di quello che succede a due ore e mezza da Milano dove ci sono bambini che ricevono bombe sulla testa”.
Il direttore svizzero Lorenzo Viotti, nel frattempo, ha deciso di lanciare sui social un’altra proposta, sollecitando la disponibilità di una piattaforma digitale “disposta a condividere e a trasmettere i concerti che saranno organizzati nelle prossime settimane per raccogliere fondi per i nostri fratelli e sorelle dell’Ucraina. Per condividere con loro direttamente quei momenti di pace musicale”.
Inoltre, Meyer definisce ridicole le black list sugli artisti russi e chiarisce: “Noi siamo tutti contro la guerra, contro questi massacri, crediamo al dialogo, al rispetto dei popoli, ma voler cancellare tutti gli artisti perché sono russi? Soffrono, hanno problemi.
La realtà è molto più complicata”.
Il sovrintendente cerca di giustificare Anna Netrebko, rivelando che alcune fake news hanno portato il soprano a non cantare e a non apparire in pubblico. Ad annunciarlo, la cantante stessa, che aveva postato sui social una foto insieme al direttore Valery Gergiev.
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