Stando ad alcune indiscrezioni il sindaco Giuseppe Sala avrebbe proposto, durante il Cda della Scala, ai consiglieri la proroga di un anno dell’attuale sovrintendente Dominique Meyer e del direttore musicale Riccardo Chailly.
La proroga dell’incarico di Meyer sarebbe fino a fine febbraio 2026. Il problema è che il sovrintendente compirà 70 anni nell’agosto 2025 e in tal modo si sforerebbe il limite dell’età imposto dal decreto per i manager delle fondazioni lirico-sinfoniche.
Non si è fatta attendere la replica del ministro della Cultura Sangiuliano sull’ipotesi avanzata dal sindaco di Milano.
“Le proroghe rischiano di frenare il rilancio del sistema delle Fondazioni lirico-sinfoniche. Siamo molto rispettosi delle prerogative del Consiglio di Amministrazione del Teatro alla Scala e delle aspettative della città di Milano. Il Teatro alla Scala è un orgoglio della Nazione, un vanto per Milano e un’eccellenza italiana ed è per questo che lo sosteniamo con determinazione. Nel biennio 2023/2024 il Ministero della Cultura lo ha, infatti, finanziato con circa 83 milioni di euro.
Queste sono le certezze che forniamo ai lavoratori della Scala e non dipendono dalle nomine che, per loro natura, sono soggette a scadenza”.
Conclude: “Un mandato ha un termine, proprio per favorire il ricambio e il rinnovamento, e prescinde dalla valutazione sul lavoro svolto. Ci stiamo adoperando molto per l’Opera e per infondere al settore una nuova dinamicità, ma le situazioni indefinite e le proroghe rischiano di frenare il rilancio del sistema delle Fondazioni lirico-sinfoniche.
Valuteremo degli approfondimenti tecnici da effettuare nell’esercizio dei poteri di vigilanza.”