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La crisi economica, dovuta alla pandemia di Covid-19, ha provocato la chiusura della libreria internazionale e indipendente ‘Il libro’.
Dopo 44 anni di attività, la libreria di via Ozanam 11, fondata nel 1978 da Margherita Brighenti, svende tutto. Anna Kircheis, lavora da 20 anni insieme alla madre Margherita, e spiega: “Quella che oggi è una chiusura, domani sarebbe stato un fallimento. I clienti sono diminuiti in modo drastico e anche la collaborazione con le scuole da qualche anno è scemata, per non parlare delle abitudini modificate dei lettori, aggravate dall’arrivo del Covid”.
Mezzo secolo fa, “Il libro” era una libreria tedesca che riforniva di testi scolastici i due istituti germanici di Milano.
Kircheis prosegue: “Dopo qualche anno, mia madre ha iniziato ad accogliere nel catalogo anche titoli di lingua e letteratura francese, inglese, spagnola, ma anche testi specializzati nell’insegnamento dell’italiano per stranieri. Nel corso degli anni siamo diventati una libreria di riferimento per le lingue straniere non solo a Milano, con le mostre didattiche, le collaborazioni con le università, i club di lettura, unitamente alla vendita dei nostri libri in Italia e all’estero”.
L’annuncio della chiusura era stato divulgato già prima di Natale: i clienti più stretti hanno deciso di portare in negozio piantine, biscotti e acquistare alcuni libri. Sui social emergono una serie di messaggi solidali: “è un colpo al cuore”, “era un punto di riferimento per la zona” e ” le proprietarie avevano fatto un lavoro bellissimo in questi anni”.
La proprietaria sottolinea: “Abbiamo ricevuto parole di sostegno dalle scuole, da ex studenti di lingue, poi diventati insegnanti di italiano per stranieri, e da alcuni clienti affezionati. Un legame che ci ha aiutato a crescere in questi lunghi anni e che non dimenticheremo mai”.
La svendita dei libri si protrarrà finché non verrà liberato il negozio. Kircheis evidenzia: “Non sarà semplice, ma speriamo di farcela entro la fine di questa settimana.
I clienti abituali ne stanno per approfittando per fare gli ultimi acquisti e proprio oggi abbiamo spedito anche due pacchi a Mogadiscio”.
Infine, la proprietaria conclude: “Ci mancherà questo lavoro, ma non potevamo più sopravvivere con questi numeri bassi. Per un po’ di tempo, continueremo con le letture serali in tedesco, poi vedremo cosa ci riserverà il futuro”.
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