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E’ lenta ma, pian piano, la ripresa economica inizia a fare capolino per la città di Milano e a stimolarla ulteriormente è stato l’evento dedicato all’arredamento e al design più importante dell’anno: il Supersalone.
Leggiamo qualche dato.
Si è conclusa da poche ore la vivace giostra dell’arredamento internazionale e tirandone le somme possiamo sorridere di fronte alla voglia di ripartire della città. Il Supersalone di Milano, che si è tenuto dal 5 al 10 settembre 2021, ha significato, infatti, per la città che lo ospita ripresa economica interessante e vivacità per diversi aspetti. A rendere note le cifre positive è Confcommercio che, assieme alla rete Federalberghi, ci mette di fronte a un quadro molto favorevole.
Si parla del 45% di occupazione degli alberghi di Milano durante i giorni del Supersalone, del 60% per gli hotel che si trovano più vicini al centro e al semi-centro. Il prezzo per camera medio è di circa 171 euro, questo ha significato per gli albergatori un guadagno di poco più di 77 euro a camera: si tratta di un ottimo inizio, soprattutto considerando la drammatica situazione dello scorso anno dovuta al Covid.
Le cifre non sono certo quelle raggiunte nel 2019 – con un’occupazione del 90% -, spiega la stessa Federalberghi che conferma la “preoccupazione per l’immediato futuro in considerazione del basso livello percentuale di prenotazioni delle prossime settimane”, ma senza dubbio la lieve ripresa economica arrivata col Supersalone è da constatare a Milano.
A disposizione anche i dati di Confcommercio legati al flusso commerciale nei negozi.
Sono certamente incrementati quelli dei punti vendita nelle strette vicinanze delle attività del Supersalone. Più lieve la ripresa economica degli altri negozi diramati per tutta Milano e più lontani dagli eventi della grande fiera.
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