Categorie: Cultura
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19 Marzo 2021 10:20

Castello Cova, un castello da favola a Milano

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Vi portiamo alla scoperta di un edificio davvero spettacolare e conosciuto da tutti a Milano come Castello Cova.

Si tratta di un palazzo ma per tutti è un vero è proprio castello, come quello che vengono disegnati sui libri delle favole, stiamo parlando di Castello Cova a Milano.

Scoprite con noi la sua storia.

Castello Cova a Milano

Castello Cova, o forse dovremmo dire Palazzo Cova, è un edificio che si trova in via Carducci a Milano, in zona Sant’Ambrogio. Chiunque sia passato almeno una volta in via Carducci sicuramente è rimasto come rapito dalla forma inusuale di questo enorme castello che svetta con il suo torrione ad angolo di strada.

Si tratta di un castello voluto dall’architetto Adolfo Coppedè, che per la sua abitazione volle costruire nel 1910 un vero e proprio castello ispirato dallo stile neo-medievale.

Ecco che quindi il palazzo presenta, come fosse una vera fortezza una torre, un tetto con merlatura il tutto reso ancora più eccentrico dalle decorazioni, che sono al piano terra in bugnato, interrotto poi da una loggia, per poi proseguire con una decorazione pomposa in mattoni in cotto e inserti in pietra bianca lavorata. Una decorazione che colpisce sicuramente la vista dei passanti che anche da lontano vengono catturati dalla torre rossa e bianca che svetta tra tutti gli altri edifici presenti nella zona, come proprio facevano le torri medievali che da un lato servivano per avere una vista a 360° sulla città e dall’altro servivano per sottolineare il prestigio dei proprietari.

Questo distacco tra il piano terra e quello sopraelevato, più sporgente anche in larghezza rispetto alla base, sembra aver persino ispirato il progetto della torre Velasca, a dimostrazione dell’impatto forte che suscita nello sguardo dello spettatore. Ma se questa è un’ipotesi è certo che invece l’architetto Adolfo Coppedè con suo fratello Gino Coppedè, arrivarono a perfezionare questo loro stile eccentrico, in cui gli stili gotici, quattrocenteschi, cinquecenteschi italiani venivano rivisitati fino a creare uno stile unico, che passa alla storia proprio come stile coppedè.