Sono cominciati i lavori di restauro per la cupola del Bramante a Santa Maria alle Grazie di Milano.
Si tratta dell’ultima fase dei lavori cominciati nel 2014, prima di Expo. Grazie ai 200 mila euro dell’ordine dei grati domenicani il tetto sarà completato e alcune parti essenziali recuperate.
Si approfitta del calo di turisti per completare i lavori di restauro della cupola del Bramante a Santa Maria alle Grazie. I ponteggi ci saranno per circa 6 mesi, il tempo necessario per il rifacimento del tetto del patrimonio dell’Unesco, visitata ogni anno da milioni di persone.
Il progetto di restauro è cominciato nel 2014, ancora prima di Expo. L’obiettivo era quello di recuperare il chiostro del Bramante e la facciata ricoperta dal capolavoro voluto da Ludovico il Moro. “Abbiamo dovuto rimandare di poco i lavori – spiega l’economo, frate Paolo Venturelli – perché c’erano dei nidi di rondoni sul cupolino e non volevamo disturbarli. Adesso il cantiere è avviato e speriamo si finisca nei tempi previsti, con l’inizio del nuovo anno”.
Sono proprio i frati che hanno voluto il restauro, stanziando i 200 mila euro necessari, dopo aver vinto un bando di Regione Lombardia. I lavori comunque non incideranno sugli ingressi dei visitatori: “Il cantiere non ha particolari ricadute sull’ingresso dei pochi turisti – spiega Venturelli – Ci sono solo gli obblighi di distanziamento previsti dalle norme di sicurezza contro la diffusione del contagio da Covid-19. È chiuso solo il chiostro del Bramante, ancora secondo le disposizioni dei decreti ministeriali e vedremo se riaprirlo in autunno“.