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Inchiesta approfondita sulla gestione del personale all’ospedale San Raffaele di Milano: Scandali e Soluzioni

L'Ospedale San Raffaele è attualmente oggetto di un'inchiesta approfondita riguardante gravi disservizi e problematiche nella gestione del personale.

La situazione all’ospedale San Raffaele di Milano è diventata critica, attirando l’attenzione della Procura di Milano. Dopo una serie di eventi che hanno sollevato preoccupazioni riguardo alla qualità dell’assistenza sanitaria, è stata avviata un’inchiesta per fare chiarezza sui contratti e sulla formazione del personale.

Tra il 5 e il 7 dicembre, tre reparti dell’ospedale hanno vissuto un periodo di caos in seguito all’affidamento dell’assistenza infermieristica a una cooperativa esterna. Questo ha portato a gravi disservizi, mettendo a rischio la sicurezza dei pazienti.

Dettagli dell’inchiesta

Il fascicolo aperto dalla Procura è attualmente privo di indagati e di specifici titoli di reato. Tuttavia, gli eventi che si sono verificati nei reparti di Medicina alta intensità, Admission Room e cure intensive hanno destato allarme. Gli ispettori del NAS e della Squadra Mobile hanno fornito relazioni dettagliate che evidenziano la mancanza di preparazione del personale assunto dalla cooperativa.

Formazione e competenze del personale

Uno dei principali punti di focus dell’inchiesta riguarda la formazione del personale infermieristico. Numerosi segnali indicano che gli operatori non erano adeguatamente preparati per gestire le esigenze critiche dei pazienti. Alcuni infermieri avrebbero commesso errori gravi, come la somministrazione di farmaci in dosi sbagliate.

In un episodio riportato, un operatore ha confuso un farmaco noto, l’Amiodarone, per un medicinale inesistente, somministrando una dose dieci volte superiore a quella raccomandata. Tale situazione è emblematica delle carenze che hanno caratterizzato il personale della cooperativa.

Reazioni e dimissioni

In seguito ai disservizi, Francesco Galli, l’amministratore unico dell’ospedale, ha rassegnato le dimissioni, anticipando l’azione del Cda del Gruppo San Donato. Marco Centenari è stato nominato al suo posto e ha immediatamente affrontato la questione, incontrando i sindacati per discutere le problematiche legate al personale infermieristico.

La situazione è ulteriormente complicata dalla crescente insoddisfazione tra gli infermieri, che ha portato a un numero significativo di dimissioni. Per incentivare il personale a rimanere, l’ospedale ha proposto un bonus di 650 euro a chi decide di continuare a lavorare presso la struttura.

Implicazioni future

Le indagini proseguono, e la Regione Lombardia sta effettuando controlli paralleli tramite l’Agenzia di tutela della salute. È fondamentale che vengano chiarite le responsabilità e che vengano implementate misure per garantire la sicurezza dei pazienti.

In un contesto già difficile per il sistema sanitario, il caso del San Raffaele rappresenta un campanello d’allarme. È essenziale che la formazione del personale e la gestione del servizio infermieristico siano affrontati con la massima serietà per evitare futuri incidenti e garantire la qualità dell’assistenza sanitaria.

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